Il Cdm ha detto sì e, dopo sei ore di seduta, ha dato il via libera al decreto Balduzzi, ovvero la riforma della sanità messa a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi.
Arrivato in Consiglio dei Ministri “sgonfiato” rispetto alla bozza iniziale, contiene comunque molte novità e affronta argomenti importanti e salienti.
La lotta alla ludopatia rimane ma i termini sono un po’ diversi da come erano apparsi in precedenza: la distanza di sale giochi da scuole, università, ospedali e luoghi di culto è stata ridotta da 500 a 200 metri, e vale solo per i nuovi esercizi.
Niente tassa sulle bevande zuccherine ma, al suo posto, l’obbligo, dall’1 gennaio 2013, di mettere in commercio bevande analcoliche a base di frutta che contengano almeno il 20% di succo naturale.
Confermata, invece, la maggiore severità che riguarda la lotta contro il fumo: le multe per chi vende sigarette e tabacco ai minori saranno salatissime, e potranno arrivare a 2.000 euro, con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva.
Ma protagonisti del decreto sono soprattutto i medici, le loro prestazioni e la formazione professionale.
Vediamo cosa cambia per loro dividendo il provvedimento per punti:
Assistenza sanitaria territoriale: si parla di integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti alle medicine nell’ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, organizzazione e gestione; sviluppo dell’Ict come strumento irrinunciabile per l’aggregazione funzionale e per l’integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.
Intramoenia: arrivano nuove norme per quanto riguarda l’attività professionale. A questo proposito, le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali e condividere, attraverso uno speciale sistema informatico, spazi presso strutture sanitarie con altri medici singoli.
L’attività professionale dei medici viene messa in rete per avere sempre massima trasparenza e tracciabilità dei pagamenti effettuati dai pazienti: ciò permette anche di controllare l’effettivo numero delle prestazioni del singolo professionista sia in regime di servizio ordinario sia in regime di intramoenia.
Parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende.
Medicina difensiva: si cerca di evitare il più possibile la prescrizione di esami inappropriati al solo scopo di scaricare le proprie responsabilità. Questo provvedimento è stato introdotto perché si tratta di una condotta che può avere gravi conseguenze sulla salute dei cittadini ma anche sull’aumento delle liste d’attesa e dei costi, sempre a carico delle aziende sanitarie.
Trasparenza nella scelta di direttori generali primari: una nuova disciplina, che si basa sugli effettivi meriti, guiderà la nomina dei direttori generali di aziende ed enti del Servizio sanitario regionale.
Per questo saranno proprio le Regioni a provvedere alla nomina dei Dg, attraverso un elenco regionale da cui attingere per la selezione del personale. Anche la commissione che farà la scelta finale sarà costituita da esperti con esperienza documentata.
I bandi, unitamente alle nomine e ai curricula, verranno pubblicati online , per garantire la massima trasparenza.
Nuovi Lea: Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.
Certificati per l’attività sportiva amatoriale: i cittadini che vogliono fare attività fisica amatoriale dovranno presentarsi con certificati che davvero documentino la sana e robusta costituzione. Questa dovrà essere stata controllata attraverso esami mirati. Ma anche i centri sportivi dovranno essere dotati di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita.
Sicurezza alimentare e sanità veterinaria: la novità più importante riguarda l’obbligo di affissione, nei relativi punti vendita, di cartelli che segnalino i rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. La somministrazione di latte e crema crudi sono vietati nella ristorazione collettiva, anche e soprattutto scolastica.
Rischiano pesanti sanzioni le Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti è prevista la nomina di appositi commissari.
Farmaci: Sono previste misure finalizzate a garantire che i farmaci innovativi riconosciuti dall’Aifa come rimborsabili dal Ssn siano tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni italiane.
Viene disposto l’aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale per eliminare farmaci obsoleti e avere più spazio per i farmaci innovativi.
Le Regioni sono chiamate a sperimentare nuove modalità di confezionamento dei farmaci al fine di evitare il più possibile gli sprechi. Viene completato il passaggio all’Aifa delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all’Istituto superiore di sanità, limitando il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici. Le regole sulle autorizzazioni inerenti ai farmaci omeopatici sono precisate e semplificate, mantenendo le necessarie garanzie di qualità e sicurezza.
Edilizia ospedaliera: Vengono migliorate le norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria, ampliando la possibilità di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica.
Per quanto riguarda l’adeguamento della normativa antincendio, viene previsto che una quota-parte delle risorse statali dedicate all’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari venga utilizzata specificamente per il rispetto della stessa normativa antincendio, la quale viene anche semplificata per alcune tipologie di strutture sanitarie.
Viene inoltre accelerato e facilitato l’utilizzo delle risorse, già destinate alla creazione di strutture socio-sanitarie, per trasferire i pazienti attualmente ospitati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui e’ stata recentemente stabilita per legge la chiusura definitiva.
Istituto Nazionale Migrazioni e Povertà (INMP): Viene definitivamente stabilizzata l’operatività di questo Istituto vigilato del ministero della Salute, con programmi d’intervento a carattere interregionale per operare nelle situazioni di maggior disagio sanitario legato alla povertà e ai fenomeni migratori.
Ricerca Sanitaria: Si stabiliscono nuove regole per il riconoscimento e la conferma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
Assistenza al Personale Navigante: Viene completato il processo di trasferimento delle competenze per l’assistenza ai marittimi e al personale dell’aviazione civile dal ministero della Salute alle Regioni.
Vera MORETTI