Per le piccole imprese la sostenibilità ambientale è un fattore strategico di competitività, tanto che negli ultimi due anni ben il 25% delle imprese ha introdotto sistemi e tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, e un numero ancora maggiore – il 28,6% – intende farlo nei prossimi 24 mesi. A questo scopo la maggior parte delle aziende ha investito fino a 50.000 euro.
E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Fondazione Impresa su un campione di 600 piccole imprese manifatturiere con meno di 20 addetti.
A suscitare maggior interesse sono le tecnologie che, oltre a ridurre l’impatto ambientale, riducono anche i costi di produzione: gli investimenti hanno infatti riguardato soprattutto l’acquisto di macchinari a basso consumo, la riduzione di imballi e l’uso di materiali riciclati.
Seguono interventi di riqualificazione energetica degli edifici e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Per l’introduzione o l’utilizzo di tecnologie o sistemi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, le piccole imprese sono ricorse nella maggior parte dei casi a risorse proprie (41,7%), oppure utilizzando il credito (23%) o forme di finanziamento o di incentivo pubblico (20,1%).
Ma quali sono le motivazioni che spingono a questi investimenti? Per l’87,4% delle piccole imprese intervistate è necessario che il sistema-Paese punti sulla green economy. Di queste, il 59,2% soprattutto per contribuire di più alla protezione dell’ambiente, il 24% soprattutto per allinearsi agli altri Paesi competitor e il 16,8% soprattutto per aumentare le occasioni di profitto delle aziende.
Francesca SCARABELLI