I dirigenti esteri assegnano alle strategie di valutazione e gestione del rischio un ruolo chiave per uscire dalla crisi economica. Secondo Olimpia Broker Pmi, oltre il 91% dei manager di 400 grandi aziende in tutto il mondo valuta il risk management come uno strumento fondamentale sia per la crescita sia per i profitti (dati Accenture). In Italia, però, sono meno della metà le aziende che decidono di gestire il rischio d’impresa: più del 54% non ha una struttura dedicata e oltre l’84% non prevede di introdurla nel prossimo futuro (dati Cineas).
Il contesto di crisi in cui versa l’economia ha reso instabile il mercato italiano e ha moltiplicato le minacce a cui sono soggette le imprese. Nel 2011, secondo i dati Istat riportati da Olimpia Broker Pmi, i profitti delle aziende del nostro paese hanno registrato i valori piu’ bassi dal 1995 e si prevede, per il 2012, una contrazione del Pil fino all’1,5%, con speranze di crescita (+0,5%) solo nel 2013.
Al calo dei profitti è associata una crescente percezione di pericolo proprio da parte delle imprese italiane. Un sondaggio condotto da Cineas, su un campione di 1.324 aziende con fatturati tra i 50 e i 250 milioni di euro, ha rivelato che oltre l’80% degli imprenditori ritiene che i rischi siano oggettivamente aumentati rispetto al passato, ma solo il 46% ha deciso di affidare le politiche di gestione del rischio a una divisione specializzata.