Non di soli formaggi, pascoli, e turismo vive l’Alto Adige. O meglio, dal turismo al “green” il passo per le piccole imprese della Provincia Autonoma di Bolzano è breve, anzi, è supportato felicemente da BLS.
I più assidui lettori di Infoiva ricorderanno della presentazione che facemmo qualche mese fa di questa interessante società provinciale nata nel 2009 con lo scopo di comunicare e valorizzare le tante opportunità dell’Alto Adige come meta imprenditoriale da parte di piccole/medie aziende e start-up ed offre un onorevole servizio di supporto alle imprese nella fase di ingresso nel sistema lavoro, ponendosi come intermediario veloce ed efficace tra imprese, uffici dell’amministrazione e istituzioni.
Oggi, e in attesa dell’evento del prossimo 24 luglio dal titolo “Alto Adige, Green Region d’Italia: un laboratorio per l’Europa”, siamo tornati da Ulrich Stofner, Direttore BLS, Business Location Südtirol – Alto Adige, per appurare lo stato di salute di questo esempio di buona operosità italiana.
Il fantasma della spending review è una minaccia oppure no?
Direttore, da un anno a questa parte avete assistito alla nascita di nuove start-up? E se sì, in quale settore?
Aziende e persone che guardano all’Alto Adige come meta interessante per dare avvio ad un progetto d’impresa entrano costantemente in contatto con noi. Nel corso del 2011 la nostra struttura ha fornito assistenza a oltre 350 aziende. Con una buona parte di esse sono stati instaurati contatti stabili e regolari. In questi primi 6 mesi del 2012 abbiamo rafforzato alcuni canali ed iniziative di contatto ed approfondimento e contiamo di poter annunciare nuovi insediamenti entro l’anno. Ad oggi si sono localizzate in Alto Adige, attraverso il dialogo con noi e le altre organizzazioni locali pubbliche e private, 18 aziende. Per fare degli esempi si sono spostati qui lo specialista nella costruzione di cantine “Bürkle Kellerbau” e una filiale del portale di prenotazioni web “booking.com” e poi importanti insediamenti nel settore cinematografico.
L’imminente costruzione del Parco Tecnologico, operativo dall’autunno 2014, rappresenterà di sicuro un’ulteriore leva di attrazione. BLS è già attiva nel promuovere opportunità di business all’interno di questa struttura. E’ già possibile infatti prenotare uno spazio “su misura” poiché l’edificazione avverrà per moduli calibrati in base alle esigenze delle singole aziende. Oltre al dialogo multidisciplinare con altri soggetti di ricerca, sviluppo e commercio, all’interno dell’edificio saranno messe in atto soluzioni integrate per un eccellente ambiente lavorativo. Sono previsti servizi utili in grado di migliorare la qualità della vita durante l’orario d’ufficio come: asili, aree relax, superfici verdi e un’ampia offerta sportiva e culturale.
Chi parla di Alto Adige pensa subito alle imprese legate al settore del turismo. Ci sono, al contrario, dei nuovi business su cui puntare?
Assolutamente sì, parlo in particolare del settore delle energie rinnovabili, un comparto che vede l’Alto Adige ai primi posti per occupazione e vivacità imprenditoriale ma soprattutto per attenzione e sensibilità ambientale diffusa. Non a caso si può definire l’Alto Adige “Green Region d’Italia” poiché qui esiste una vera e propria sensibilità “verde” che va ad influire a livello locale in tutti i settori: dall’economia allo sviluppo alla mobilità, dal turismo, alla percettibilità privata dei singoli cittadini. Questo modello è sostenuto concretamente dalle numerose imprese green presenti in provincia di Bolzano e dall’amministrazione locale, che ha fatto della filosofia di attenzione all’ambiente l’asse portante della propria politica di gestione del territorio, rendendo disponibili sostegni, economici e non, a tutti gli attori che promuovono un’economia e uno stile di vita sostenibili, ecologici e a basso impatto.
In questo senso, il mercato delle energie rinnovabili è ancora un ambito da sfruttare in una regione come la vostra?
Ora più che mai. Il mondo delle rinnovabili è sul nostro territorio sempre attivo e in salute poiché non strettamente collegato ad incentivi a livello governativo ma radicato ad un territorio che per vocazione ha scelto la strada del rispetto dell’ambiente. Già oggi in Alto Adige sono quasi 500, poco meno di una ogni mille abitanti, le imprese attive nei settori dell’energia rinnovabile, del risparmio energetico e affini. Un dato importante che ci informa di come la tutela del territorio si stia anche trasformando in business; un vero e proprio settore economico che in parte affianca e in parte si sovrappone a turismo e artigianato, da sempre i due motori del PIL altoatesino.
Quali sono le sue considerazioni rispetto alla querelle sulla spending review?
L’Alto Adige è un buon esempio di come l’autonomia possa essere sinonimo di efficienza e buona gestione delle risorse anche in tempi non sospetti di “spending review”. Sarebbe bello che le competenze e le eccellenze di un territorio non venissero messe sotto pressione ma anzi liberate da lacci e vincoli burocratici. Molti imprenditori riconoscono che da noi i vincoli sono minori e la pubblica amministrazione vicina.
E dunque, attendiamo con piacevole trepidazione l’incontro del prossimo 24 luglio, che si terrà all’Eurac di Bolzano alla presenza di Luis Durnwalder, Presidente della Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, Thomas Widmann, Assessore all’artigianato, industria, commercio, mobilità e personale, Ulrich Stofner, Direttore BLS, Business Location Südtirol – Alto Adige, e Corrado Clini, Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare per fare il punto sulla situazione in termini di impegno, risultati, eccellenze nel campo della sostenibilità ambientale, energie rinnovabili, efficienza energetica, innovazione tecnologica e di servizio ed edilizia sostenibile.
Per una volta essere al verde non sarà un difetto, anzi!
Paola PERFETTI