Il menù degli italiani: più pasta, meno bistecche

Spending review anche a tavola per gli  italiani. La crisi colpisce anche i fornelli e soprattutto il carrello della spesa dei cittadini.

Secondo i dati diffusi oggi da Coldiretti, gli italiani mangiano sempre più pasta (+3 %) e meno bistecche (-6 %), con una flessione media dei consumi alimentari  pari all`1,5 %.

Il rapporto “La crisi cambia la spesa e le vacanze degli italiani” stilato da Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi 5 mesi del 2012,elaborati da Coop Italia, il potere di acquisto degli italiani si è fortemente contratto, anche tra gli scaffali del supermarket.

Sempre meno pesce (-3 %) e prodotti ortofrutticolo (-3 %), mentre in crescita esponenziale è il pane ( +3 %) e la più economica carne di pollo (+1%).

Un dato che salta all’occhio è anche la tendenza, emersa con maggior forza negli ultimi mesi, ad acquistare i prodotti alimentari nei discount: il 29 % lo preferisce al supermercato, a fronte di un 57 % che si mantiene fedele alla spesa nel centro commerciale o nelle grosse catene di Supermarket. E il negozio di alimentari sotto casa, che fine ha fatto?

Neanche parlarne.

“Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell`intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani”, ha sottolineato Sergio Marini, Presidente della Coldiretti, che propone però una soluzione alternativa: “per contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata l`importanza della rete di vendita degli agricoltori di Campagna Amica che puo` contare nei paesi e nelle città su 5.326 aziende agricole, 753 agriturismi, 1.028 mercati, 178 botteghe per un totale di 6.532 punti vendita, ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani “.

Il futuro sarà dunque la spesa a km zero? O il carrello a euro zero?

Alessia CASIRAGHI