Due imprenditori, entrambi nella provincia di Brescia, si sono tolti la vita perché non riuscivano più a sopportare la crisi economica delle rispettive aziende. A Chiari, un imprenditore edile 42enne di Comezzano Cizzago, sposato e padre di due bambini piccoli, è stato trovato impiccato nel proprio capannone. Ha lasciato un biglietto in cui chiede di prendersi cura delle “persone che più amo”.
Si è impiccato nel capannone della propria azienda, che si occupa della lavorazione del carbone per prodotti chimici e vegetali, anche un anche un imprenditore di 57 anni di Nuvolento. Lo scorso marzo, un incendio aveva danneggiato irrimediabilmente un costoso macchinario e l’uomo non disponeva del milione di euro necessario per la sostituzione. Lascia la moglie e tre figli.