Si può rinunciare a tutto, ma non a un buon cono di gelato. Sono 1.800 le gelaterie artigianali nella Capitale che possono contare su una grande varietà di ingredienti base, tipici del territorio: ciliegie di Palombara, ricotta romana, pesche tardive di Palestrina e marroni di Segni. A ogni stagione il suo. E i romani apprezzano: circa 19 i chili di gelato consumato pro capite ogni anno nella Capitale, rispetto ai 12-13 degli altri centri urbani.
Per valorizzare questo prodotto, la Cna di Roma e il Centro servizi per i prodotti tipici e tradizionali hanno organizzato oggi una degustazione con una giuria speciale: 10 ragazzi tra i 7 e gli 11 anni, chiamati a esprimere le loro preferenze sul gelato e artigianale e industriale. “Cna Roma – dice Roberto Pieri, responsabile di Cna Alimentare – sta lavorando per stabilire un disciplinare che regolamenti e individui le caratteristiche oggettive di un gelato artigianale. Al termine di questo percorso, il progetto è quello di creare una sorta di marchio identificativo di una gelateria artigianale, riconoscibile dalla vetrina”.