A una settimana dal suicidio dell’imprenditore di 74 anni, Ermanno Gravellino, che si tolse la vita a Cagliari perché oberato dei debiti, il capoluogo sardo torna ancora una volta al centro della cronaca nera per l’analogo motivo.
Stavolta si tratta di un giovane imprenditore, 35 anni, di Quartu Sant’Elena ma residente a Settimo San Pietro, che ha deciso di impiccarsi nel campo sportivo del paese in provincia di Cagliari perché in preda alla disperazione visto il momento di grave crisi che sta attraversando sua piccola azienda di idraulica.
Prima di togliersi la vita l’uomo, che di recente aveva perso anche la madre, ha scritto una lettera ai familiari. Nei giorni scorsi aveva esternato ad amici e parenti tutte le sue perplessità per il futuro della sua attività. Fino ad arrivare a compiere il gesto estremo.