Il presidente del Consiglio rende omaggio a Equitalia. Monti ha infatti incontrato nella sede centrale dell’Agenzia delle Entrate di Roma il direttore Attilio Befera e i dirigenti nazionali e regionali della stessa Agenzia.
Un incontro durato poco più di mezz’ora, nel quale Monti ha espresso “sostegno incondizionato del governo e mio personale a fronte dei numerosi atti di intimidazione ed aggressione che in questi ultimi tempi si sono ripetuti con frequenza e che vanno condannati con grande fermezza“.
E poi giù ancora di retorica: “Bisogna porre molta attenzione – ha detto Monti – alle parole che si utilizzano nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia e dei loro funzionari, attribuendogli responsabilità che esulano dai loro compiti. Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi, e purtroppo nel clima difficile che sta attraversando il nostro Paese, dovuto ad una grave crisi economica, troppo facilmente siete diventati oggetto di polemiche strumentali e a volte vittime di attacchi violenti. Questo non è accettabile“.
Tutto vero e condivisibile. Befera e i suoi sono gente che fa il proprio lavoro, il problema non sono loro ma la politica (o i tecnici) che non sanno fare altro che aumentare le tasse senza tagliare gli sprechi. E adesso che ha fatto la sua visita pastorale a Equitalia, professor Monti, perché non rende omaggio a chi si è ucciso per colpa della crisi? Questi sono gesti che i cittadini vorrebbero vedere. Noi aspettiamo.