Il gelato, golosità prevalentemente estiva, sta attraversando un periodo di “crisi”.
Se, infatti, questo dovrebbe essere, per le gelaterie, un periodo di “alta stagione”, in realtà per ora non è così.
Insomma, il bel tempo che si concede a singhiozzo non favorisce le vendite e, se il meteo continuasse ancora ad infestare le nostre giornate con venti freddi e temporali, gli incassi, per i gelatieri italiani, rischierebbero di diminuire fino a cinque volte, rispetto alla media stagionale.
Loris Molin Pradel, presidente dell’Associazione gelatieri di Confartigianato, ha dichiarato: “Il nostro tallone di Achille è sicuramente il tempo e, negli ultimi mesi, sta facendo vivere il settore nell’incertezza, soprattutto per chi lavora in un certo modo, utilizzando solo ingredienti genuini e lavorando in modo artigianale“.
Non si tratta solo di scegliere il gelato al posto della cioccolata calda, quando fuori impazza il freddo, ma anche di una questione di ingredienti che, per chi utilizza solo materie prime fresche e di stagione, rischiano di rimanere in magazzino inutilizzati, con uno spreco di soldi notevole.
Ma, per far fronte a questo problema, Molin Pradel spiega: “Un vero maestro gelatiere deve conoscere le materie prime con cui realizzare il gelato che poi andrà a vendere, scegliendo il prodotto migliore anche se il tempo non è dei migliori. Così proponiamo l’organizzazione di corsi di base e di aggiornamento in sintonia con le Regioni“.
A minare gli affari, e la fama, delle gelaterie italiane, ci sono poi coloro che si improvvisano gelatieri per sfruttare l’onda ma che danneggiano chi, invece, si dedica a questo mestiere con passione e abnegazione.
Vera MORETTI