
L’agricoltura sociale arriva anche in Toscana grazie ad un bando, il primo in Italia, che si inserisce nell’ambito del progetto Giovanisì: sono previsti incentivi per gli imprenditori agricoli che assumono persone disabili, attraverso contributi a fondo perduto.
Sono previste agevolazioni alle imprese agricole toscane che assumono lavoratori con disabilità o svantaggi; sono destinate agli agricoltori, ma anche a cooperative sociali e associazioni. L’obiettivo è quello di incentivare non solo l’attività agricola, ma anche l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili, in particolare di minori e giovani che soffrono di problematiche psichiche o che hanno avuto problemi legati alla tossicodipendenza.
Alle imprese sono destinati contributi a fondo perduto che possono arrivare anche a 5mila euro per tre anni per ogni persona assunta, fino a coprire il 90% delle spese ammissibili. Più nel dettaglio, a ogni lavoratore disabile assunto spetta un sostegno economico che può variare da 100 euro a 400 euro mensili, sulla base delle ore effettive di lavoro svolto.
Francesca SCARABELLI