In tempo di crisi non c’è solo il modo di inventarsi un lavoro aprendo una partita Iva. Una buona soluzione è offerta dal franchising, una realtà che, in Italia, sta riscoprendo un vero boom, grazie all’offerta ampia del mercato e a un lavoro che, nelle sue forme storiche, è sempre più in via di precarizzazione.
Non a caso, il 26 e 27 maggio si svolge a Piacenza Expo la fiera “Franchising Nord”, nella quale 50 aziende del franchising sono a disposizione di chiunque necessiti di maggiori informazioni su come aderire ad un’attività nel settore.
Nel 2012 aumenta infatti il numero delle persone che si avvicinano al franchising per aprire un’attività: secondo l’Osservatorio del portale BeTheBoss.it, il primo trimestre ha fatto registrare un +8% rispetto alle stesso trimestre del 2011 di tutti coloro che hanno contattato i siti specializzati, gli esperti e le aziende del settore per chiedere informazioni su come entrare nel mondo del franchising. Il sito prevede, in proiezione, un aumento del 6% sull’intero 2012.
Cresce dunque il numero delle persone che progettano di mettersi in proprio, aderendo ad una attività in franchising. Qual è il loro identikit? Nella media, i potenziali franchisee sono giovani, ma non giovanissimi: il 70% di essi appartiene alla fascia d’età 30-49 anni. Si avvicinano al franchising soprattutto persone che hanno già avuto esperienze di lavoro, ma desiderano mettersi in proprio (le donne sono il 35%), oltre a manager espulsi dalle aziende, ex commercianti in cerca di nuove opportunità, e via dicendo.
Insomma, come diciamo noi di Infoiva: il lavoro c’è, basta cercarlo. E se non si trova, lo si può inventare.