La nuova imposta patrimoniale sugli immobili all’estero è stabilita nella misura dello 0,76% del valore degli stessi, vale a dire il costo che risulta dall’atto di acquisto o dai contratti o, in mancanza, il valore di mercato ce si rileva nella località in cui è situato l’immobile.
Il D.L. 201/2011, che ha istituito l’imposta, è stato integrato dal D.L. 16/2012, che ha escluso dalla tassazione i casi in cui l’imposta non supera i 200 euro e ha modificato la base imponibile per gli immobili in Paesi che appartengono all’Unione europea o in quelli che aderiscono allo Spazio economico europeo e garantiscono un adeguato scambio di informazioni. Il criterio del costo storico o del valore di mercato sono utilizzati solo in via residuale.
In sostanza, gli adempimenti da assolvere in questi casi sono:
– indicazione delloimmobile nel Modulo RW (Sezione II);
– dichiarazione degli affitti percepiti nel Modello Unico PF;
– versamento della nuova imposta patrimoniale relatica all’immobile