di Vera MORETTI
L’introduzione dell’Imu sta generando non poca confusione tra i contribuenti, e per questo le Commissioni Finanze e Bilancio del Senato sono state chiamate a chiarire come pagare questa nuova tassa.
L’acconto di giugno si pagherà “le aliquote di base e la detrazione” già fissata per la prima abitazione.
L’emendamento prevede, per l’anno corrente, “il pagamento della prima rata dell’imposta municipale propria è effettuato, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in misura pari al 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione previste“.
Per quanto riguarda la seconda rata “è versata a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata“, come confermato da un subemendamento dei relatori, Antonio Azzollini (Pdl) e Mario Baldassarri (Terzo polo), all’emendamento del governo al decreto legge sulle semplificazioni fiscali.
Il termine per provvedere, da parte del Governo, a modificare le aliquote e la detrazione sulla base del gettito della prima rata e assicurare il gettito previsto per la seconda è stato fissato per il 31 luglio.
Solo successivamente i Comuni potranno, non oltre il 30 settembre, deliberare il loro regolamento relativo alle aliquote stesse.
La richiesta di spostare la data di pagamento della prima rata dell’Imu è partita dai Caf, Centri di Assistenza Fiscale, poiché solo il 9% delle città ha già stabilito gli incrementi e, in una situazione così imperfetta sarebbe stato impossibile provvedere al pagamento.
E’ stato spostato a domani il via libera definitivo delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto semplificazioni tributarie.
Il voto finale con il mandato ai relatori arriverà domani, così come domani il decreto approderà all’aula di palazzo Madama.