E’ Milano la città italiana dove il pane è più caro: minimo 3,9 euro al chilo. Mentre Napoli, con i suoi 1,7 euro, è la città dove ‘la mollica’ è più economica. Ma ci sono anche dei picchi, come nel caso di Bologna, dove chi vuole pane ‘speciale’ deve sborsare 6 euro. E’ quanto emerge da un’inchiesta di ‘Altroconsumo’ su 138 punti vendita, tra panetterie e supermercati e ipermercati in dieci grandi città: Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino.
Il 90% degli italiani – ricorda Altroconsumo – consuma pane tutti i giorni. Per averlo in tavola spendiamo fino a 270 euro l’anno a testa. Alimento sempre più costoso, se è di tipo speciale arriva a costare oltre 6 euro al chilo a Bologna. Solo Napoli resiste al caro-mollica. Per fotografare la varietà di prezzi attraverso la penisola Altroconsumo ha realizzato un’indagine sul prodotto-base della dieta mediterranea. L’inchiesta ha coinvolto 138 punti vendita, tra panetterie e supermercati e ipermercati in dieci grandi città: Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino. Il prezzo varia anche da regione a regione, oltre che da un tipo all’altro – ne esistono diverse centinaia sul mercato italiano. Differenze notevoli emergono da città a città.
Milano è in assoluto il luogo dove la pagnotta costa di più, minimo 3,94 euro al chilo, mentre Napoli è la più economica: 1,70 euro per kg. Scegliendo il tipo più caro in metà delle città dell’inchiesta – Genova, Milano, Padova, Bologna e Firenze si arriva a spendere più di 5 euro al chilo. Al supermercato si risparmia; pur variando ampiamente il prezzo a seconda che si tratti di pane economico o costoso nella grande distribuzione i prezzi sono piu’ abbordabili: 1,96 euro in media al chilo, nei panifici il pane costa in media il 50% in piu’: 2,95 euro per kg. Ma il pane che compriamo è sempre all’altezza del suo costo? Con qualche trucco – spiegano da Altroconsumo – è possibile imparare a riconoscere un pane di qualità. Per esempio, il colore ideale della crosta dovrebbe essere tra il giallo ocra e il marrone. Deve essere leggera, croccante, non troppo spessa. La mollica deve aderire bene alla crosta, deve essere appena umida, non deve sbriciolarsi nè essere troppo compatta. In bocca deve essere soffice, leggermente elastica.
Fonte: ansa.it