Nei primi quattro mesi del 2012 la Guardia di Finanza ha scoperto circa 650 milioni di euro di Iva evasa. Il Codacons plaude all’azione delle forze dell’ordine, ma è evidente che quello che è stato fatto finora non basta se si considera che per la Corte dei Conti sull’Iva vi è una evasione del 36%, di gran lunga la più elevata tra i grandi Paesi europei, con l’eccezione della Spagna.
Se si vuole combattere seriamente l’evasione, il Governo Monti deve cambiare il meccanismo che consente a professionisti ed artigiani disonesti di evadere con la complicità del consumatore, grazie allo sconto sulla prestazione. Innumerevoli le possibili soluzioni, a cominciare da un diverso sistema di detrazioni fiscali.
Il Codacons chiede, inoltre, che i blitz della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle entrate non si limitino agli esercizi pubblici come locali notturni, ristoranti e alberghi, ma si estendano anche ad idraulici, elettricisti, meccanici, gommisti, carrozzieri, architetti, avvocati …. insomma artigiani e professionisti vari. In particolare l’associazione di consumatori ricorda che, avendo il decreto Salva Italia codificato la prassi di eseguire “gli accessi in borghese”, è indispensabile che gli agenti si fingano normali clienti di questi artigiani.
Basterebbe recuperare il 10% dell’evasione sull’Iva per scongiurare l’aumento previsto ad ottobre.
Fonte: agenparl.it