di Mirko ZAGO
I periodi difficili stimolano spesso le buone idee. Non è un caso che in un periodo di minaccia di credit crunch ed incertezza finanziaria si sviluppino soluzioni innovative per la crescita di nuovi progetti imprenditoriali. Se le idee non mancano, spesso a mancare sono i contesti e gli strumenti per renderle pubbliche ed attrarre così investitori.
Ma ad oggi le risposte fortunatamente si stanno moltiplicando. Il team di Ossigeno!, programma radiofonico che in breve tempo si è trasformato in uno spazio virtuale e fisico al contempo per lo scambio di idee costruttive con sede a Bologna, ha avviato un‘iniziativa originale e sostenuta dalla pubblica amministrazione denominata “Cosa bolle in pentola?”. “Si tratta di una serie di pranzi collettivi per sostenere progetti creativi a Bologna, a cui partecipano gli autori (i creativi) e i potenziali fruitori (i commensali): attraverso il pranzo, i primi hanno la possibilità di presentare i propri progetti e richiederne il finanziamento (completo o parziale), i secondi possono invece farsi un’idea delle proposte e delle idee che animano la città, e assegnare il proprio voto per decidere quale tra questi otterrà il finanziamento“.
Prime esperienze di successo di Sunday Soup
Esperienze simili arrivano manco a dirlo da oltre oceano. Una delle prime iniziative in questo senso è stata la Sunday Soup di Chicago che presto è stata replicata un po’ tutti gli Stati Uniti (esiste anche un sito che recensisce tutti gli eventi di questo tipo http://sundaysoup.org/). Anche a Milano hanno avuto successo iniziative di questo tipo, come quelle proposte da Granaio e da Tavola Periodica.
Come funziona il Sunday Soup?
La dinamica è semplice: “Ad ogni pranzo possono essere presentati un massimo di 5 (cinque) progetti, che sono pubblicati on-line due giorni prima (il venerdì). All’inizio del pranzo i progetti vengono presentati dagli autori e alla fine tutti i partecipanti (creativi e commensali) potranno assegnare il proprio voto al progetto preferito, e a quello più votato sarà devoluto l’intero ricavato. Se due o più progetti ottenessero lo stesso numero di voti, sarà fatta una seconda votazione tra questi ultimi. Gli unici costi sostenuti sono quelli per l’acquisto delle materie prime e le spese per l’organizzazione del pasto. Il ricavato del pranzo risulterà quindi dalla differenza tra la somma raccolta con le quote individuali e i costi sostenuti (ingredienti, materiali, etc)“.
Come partecipare?
L’appuntamento di Bologna si orienta nello specifico a progetti creativi. Pur non essendo previsti limiti di disciplina artistica ed ambito culturale si consiglia che il progetto sia inerente a arti visive, design, musica, teatro. Il “formato” finale con cui si può partecipare contempla il documentario, installazione, spettacolo, video, etc.
Chi vuole partecipare al pranzo come commensale può prenotare entro martedì 20 marzo in due modi: mandando un’e-mail a [email protected] con oggetto ‘partecipazione a Cosa Bolle in pentola?’, oppure telefonando al numero 051 093 36 05 (tutte le mattine, tranne il mercoledì) specificando: nome, cognome, cellulare, e-mail ed il numero di persone con relative email e dove e come avete saputo di cosa bolle. Chi otterrà i finanziamenti sarà chiamato a dare testimonianza nei successivi pranzi. Qui un video delle precedenti edizioni di Cosa Bolle in Pentola?
Alcune utili informazioni pratiche: Quando? Domenica 25 marzo 2012, ore 12.30 Dove? Spazio Menomale, Via de’ Pepoli 1/a, Bologna. Quanto? 15 euro per gli adulti e 7 euro per i bambini Partecipanti? circa 50 persone.