l B2B (business to business), apre le porte a canali quali Facebook e Linkedin, divenendo, di fatto, sempre più ‘social’, come confermano numerose indagini d’oltreoceano. I nuovi strumenti online si rivelano importanti, per il B2B, perché consentono di stringere joint-venture e alleanze, e persino verificare la reputazione di un eventuale partner d’affari.
I social network, dunque, da piattaforme di svago e ricerca lavoro si trasformano in ‘spie’, poiché consentono di verificare quale sia l’opinione critica degli utenti su determinate aziende. Consentono, inoltre, investimenti pubblicitari attraverso l’inbound marketing, e l’acquisizione di clienti in ambito B2B. I social network, inoltre, sono strumenti utili per aumentare la riconoscibilità del marchio grazie al fatto che si rivolgono direttamente al consumatore, passando così da un B2B a un B2B2C (to consumer).
Un’indagine svolta da Aidim, Anved ed eCircle su 315 responsabili marketing e commerciali di imprese italiane B2B ha rilevato che il 75% del campione si è addentrato nell’ambito ‘social’, e lo ha fatto principalmente con Facebook, scelto dall’84% delle aziende. A seguire, i canali più utilizzati sono Linkedin, Twitter e Youtube.
Fonte: adnkronos.com