di Vera MORETTI
Fumata nera da parte del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda la delega fiscale. L‘annuncio è stato reso noto attraverso un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi: “in ragione dei numerosi punti all’ordine del giorno, e tra questi in particolare la riforma del mercato del lavoro e il prossimo viaggio in Asia del Presidente del Consiglio, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto opportuno rinviare ad una seduta successiva l’approvazione del testo finale. Ciò al fine di ponderare e analizzare con maggiore attenzione i dettagli tecnici della riforma fiscale“.
Per quanto riguarda le aliquote IRPEF, il testo analizzato durante il Consiglio non è stato modificato nulla, ma novità arrivano dalla riforma del catasto, considerando il prossimo, e nuovo, calcolo per l’IMU.
Il disegno di legge per la semplificazione fiscale è composto da 17 articoli e prevede l’emanazione di più decreti legge che riguarderanno l’attuazione e la revisione di punti cruciali come IMU, revisione del sistema sanzionatorio e del contenzioso tributario, razionalizzazione dell’IVA, carbon tax e misure contro l’evasione fiscale.
La discussione sulla delega fiscale è stata rinviata perché alcuni ministri si sono opposti su alcuni punti della riforma del fisco.
Tra questi, il ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, che ha chiesto chiarimenti sull’IMU per le aziende agricole: “La riforma vuole correggere alcuni aspetti del sistema fiscale italiano per renderlo più equo e orientato alla crescita economica. Un primo punto importante è quello di dare maggior certezza al sistema tributario e, quindi, migliorare i rapporti con i contribuenti. A questo si aggiunge la volontà di proseguire nel contrasto all’evasione e all’elusione e al riordino dei fenomeni di erosione fiscale. Sul fronte dell’equità, un contributo sarà assicurato dalla riforma del catasto dei fabbricati, mentre su quello della crescita emerge la tassazione ambientale“.