di Mirko ZAGO
La Qatar Foundation è un’organizzazione non-profit fondata nel 1995 dallo sceicco del Qatar (dal chilometrico Amir Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani) che si propone di potenziare l’educazione, la scienza e lo sviluppo della comunità. La mission è scritta a chiare lettere in tutto il materiale promozionale dell’associazione e recita: “support Qatar on its journey from a carbon economy to a knowledge economy by unlocking human potential“, ovvero incentivare il passaggio da un’economia che prevede il rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera ad una economia basata invece sulla conoscenza.
La fondazione ha identificato in un’impresa italiana il partner ideale per la costruzione di un campus universitario internazionale si tratta della veronese Stone Italiana, azienda leader nella produzione di quarzo e marmo ricomposto. Si tratta di una commessa dal valore importante, la cifra dell’appalto è pari infatti a 4milioni di euro, che in un periodo come questo rappresentano un importante investimento e garanzia di successo. Si tratta inoltre di una commissione prolungata nel tempo. A questa prima seguiranno infatti i lavori necessari a completare le altre tre strutture che completeranno il campus.
In particolare l’azienda veneta dovrà fornire 30.000 metri quadri di pavimento, 28 chilometri di battiscopa e 1.300 set bagno (comprendenti piano lavabo e mensole varie) per la costruzione di un campus universitario da 33.000 metri quadri e 1.200 posti letto all’interno dell’Education City di Doha, del valore di 332 milioni di dollari.
L’amministratore delegato Roberto Dalla Valle commenta così: “La sfida è stata quella di rispettare alla lettera i canoni estetici e quelli ambientalistici fissati, che prevedevano l’utilizzo di materiali a base di vetro riciclato per realizzare motivi molto complessi. Non è stato facile, ma alla fine siamo riusciti a trovare le 500 tonnellate di vetro necessarie e a soddisfare ogni richiesta.” Va ricordato infatti che la struttura già esistente è opera di architettura avanzata che ha fuso sapientemente stile tipicamente arabo con una declinazione contemporanea, serve quindi estrema professionalità e cura in ogni parte del lavoro (chi fosse interessato alla struttura dal punto di vista architettonico trova un approfondimento qui).
La Stone Italiana è un esempio pregiato di successo nell’internazionalizzazione. La sua partecipazione al “Project Qatar 2012“, il principale appuntamento fieristico dell’area per il settore edile che si terrà in primavera, la incoronerà regina delle imprese italiane impegnate in un Paese che dà garanzia di ottenere proficui guadagni anche per il futuro. Stone Italiana è arrivata a farsi apprezzare dagli esperti di interior design grazie alla qualità del prodotto e la capacità di realizzare soluzioni custom made. Per arrivare a tanto l’azienda, nata nel 1979, ha adottato una politica pressante di investimenti in ricerca e sviluppo soprattutto tra il 2007 e 2009 (periodo in cui oltretutto imperversava la crisi) e adottato la giusta attenzione per i temi ambientali, orientandosi ad un utilizzo saggio delle risorse e prediligendo materiale a basso impatto ambientale.
L’impegno italiano rappresenterà con buona probabilità un buon pretesto per intraprendere ulteriori rapporti commerciali. Si è già sicuri di riuscire a soddisfare le esigenze di sua altezza lo sceicco e non si dubita possa trattarsi di un ottimo biglietto da visita per sottolineare ancora una volta l’eccellenza del Made in Italy e del nostro know how.