Il mercato del lavoro è in fermento ma è ancora presto per parlare di ripresa. Secondo la Hays Salary Guide 2012, una ricerca Hays che ha coinvolto 260 aziende e 1200 professionisti, il clima di incertezza percepita è ancora molto forte. Il 60,2% dei professionisti intervistati ha un’opinione pessima del mercato del lavoro, mentre un’azienda italiana su quattro (25%) dice di trovarsi in difficoltà di fronte alla attuale situazione economica.
Calano le assunzioni tanto che per il 2012 quasi il 60% delle aziende intervistate non cercherà nuovo personale, mentre il 40,7% amplierà il proprio organico, orientandosi soprattutto verso profili tecnici e di conseguenza più esperti. E dall’altra parte della scrivania? Il 65% dei professionisti intervistati vorrebbe cambiare lavoro nel corso del 2012: la maggior parte punta ad una maggiore soddisfazione personale oltre che ad uno stipendio più cospicuo.
E a sorpresa inizia ad imporsi anche in Italia la ricerca di lavoro tramite social network: ben il 20,1% infatti sceglie il web per individuare prospettive lavorative più allettanti. Per far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita e ad una selezione altrettanto severa, i manager italiani hanno deciso di arricchire il proprio curriculum, così da spiccare dalla massa per particolari qualifiche o skill. E se il 54,9% degli intervistati ha deciso di conseguire una laurea o un master o un phd, il 50,3% e il 50% si sono dedicati a sviluppare rispettivamente competenze trasversali o conoscenze linguistiche. Solo il 3% conferma di non aver ampliato in nessun modo la propria expertise.
Vengono confermati i più importanti trend riguardanti la ricerca di nuove opportunità di lavoro, ma complice la nascita di social network per professionisti, la selezione online inizia ad imporsi anche in Italia. La via più facile e veloce per trovare un lavoro è quella di affidarsi a contatti personali per il 78,7% (+30% rispetto al 2011) oppure a società di ricerca e selezione (58,5%). Un professionista su due (50,6%) invece afferma di continuare a proporsi contattando direttamente le aziende. Ma se da una parte i metodi tradizionali per trovare lavoro sembrano ancora fare la parte del leone, il web non è da meno: il 27,4% e il 20,1% degli intervistati infatti si affida rispettivamente a siti online e social network per selezionare nuove possibili occupazioni. Un dato significativo, se si pensa che nella precedente edizione, l’online era quasi considerato come fanalino di coda per la caccia al lavoro perfetto, utilizzato solo dal 9,3% degli intervistati.
Laura LESEVRE