di Vera MORETTI
La regolarità nell’adempimento agli obblighi fiscali è sempre più difficile per i contribuenti, soprattutto considerando la crisi economica ancora molto presente.
La Manovra Monti, a questo proposito, ha deciso di venire incontro a chi si trova in difficoltà e introdurre una proroga della rateazione del debito fino a un massimo di 72 rate mensili con possibilità di rate variabili.
Questa dilazione era già possibile prima di questa manovra, perché il contribuente che ne necessitava poteva presentare una domanda ad Equitalia ed ottenere una rateazione delle somme iscritte a ruolo per un massimo di 72 rate mensili. Tutto ciò era possibile senza garanzia e l’unico obbligo era la puntualità dei pagamenti, pena la cessazione del beneficio della dilazione.
Con il decreto Milleproroghe 2010, poi, era stata data facoltà ad Equitalia, per le dilazioni concesse fino al 27/2/2011 che mancassero del pagamento della prima rata e di due rate successive, di riconcedere la dilazione, sempre fino a 72 mesi, a condizione che il contribuente fosse in grado do provare il peggioramento dello stato di difficoltà.
Con la Manovra Monti, dunque, cosa cambia? Viene concessa un’ulteriore proroga di 72 mesi al contribuente che ha già usufruito della dilazione ed ha anche subito un peggioramento della sua situazione. Ciò è possibile, però, solo se la prima dilazione concessa non è scaduta. La novità è l’importo delle rate, che possono essere di importo crescente per anno.
La disposizione della Manovra Monti concede la seconda proroga anche alle dilazioni concesse fino al 28/12/2011 per le quali non era stata pagata la prima rata o le due successive e che non hanno benenficiato della dilazione prevista dal decreto Milleproroghe 2010.