Con un costo medio di 1,80 euro al litro l’Italia è diventato il Paese più caro d’Europa dove mettere benzina, per un pieno si spende in media il 12% in più che nel resto d’Europa, in un anno la differenza è di 350 euro. I dati arrivano dall’Associazione di consumatori Adoc.
“Un anno di rifornimenti costa in media 3240 euro ad un italiano, il 12% in più della media europea, con un aggravio di spesa pari a circa 350 euro annui – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – l’Italia è il Paese europeo con i costi più alti dei carburanti, si spende il 10% in più che in Francia, il 7% in più che in Germania, il 20% in più della Svizzera e poco meno del 30% in più che in Spagna. Un pieno oggi costa 90 euro, in Europa mediamente si spendono 80 euro, in Svizzera si spendo circa 15 euro in meno ad ogni rifornimento. I continui aumenti, aggravati dalle maggiori accise e dal rialzo dell’Iva, stanno dissanguando le famiglie italiane. Non solo al momento di rifornirsi ma anche in tutti quei settori, dall’alimentare al turismo, direttamente collegati alle fluttuazioni del prezzo della verde. La spesa alimentare costa circa il 5% in più dello scorso anno, il turismo è in agonia. Ci auguriamo che attraverso l’applicazione corretta delle liberalizzazioni possano arrestarsi i continui rialzi inflattivi e che i consumi tornino a correre. Secondo le nostre stime i prezzi al consumo dei beni di prima necessità, primi fra tutti benzina e alimentari potrebbero subire una riduzione pari, complessivamente, al 7%. Una necessaria quanto agognata boccata d’ossigeno per i consumatori”.
Fonte: agenparl.it