”Finora il governo ha agito sul numeratore della crisi: i conti pubblici. Oggi – si legge nella relazione di accompagnamento alla bozza di decreto sulle liberalizzazioni, – è il momento di intervenire sul denominatore: la crescita. Che certo non si costruisce in laboratorio. La garantiscono, la assicurano, la realizzano i cittadini e le imprese”.
La bozza di 44 articoli prevede l’abrogazione di ”tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime”, lasciando ”libera la contrattazione tra il professionista e il cliente”.
Un riduzione dei prezzi dell’assicurazione auto, annunciata ufficialmente anche dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera, arriverà grazie allo sconto che dovrà essere applicato in caso di installazione sulla macchina della scatola nera (obbligo che sarà ora previsto per legge di una prassi in molti casi già adottata dal mercato).
Secondo le prime anticipazioni, inoltre, l’attesa Autorità per i trasporti viene fusa con l’Autorità per l’energia, dando vita ad una nuova Autorità per le reti incaricata, tra l’altro, di risolvere la delicata questione taxi, che appare ancora aperta. Al momento il testo prevede che sia proprio l’Authority (cui spetterà, come spiegato da Passera, anche il compito di decidere sullo scorporo o meno di Rfi da Ferrovie dello Stato) a determinare l’incremento del numero delle licenze e i nuovi orari più flessibili.Per il settore benzina, invece, si conferma lo stop ai contratti in esclusiva per i gestori degli impianti, cui viene garantita anche la possibilità di vendere prodotti non oil.
Ma sul fronte energetico arriva una novità ancora più sostanziosa: la bozza prevede infatti anche la separazione di principio di Snam da Eni.
Fonte: confesercenti.it