di Giulia DONDONI
Figisc e Anisa Confcommercio non ci stanno alla liberalizzazione della rete carburanti e hanno annunciato uno sciopero nazionale di 7 giorni dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti.
Luca Squeri, presidente della Figisc, e Stefano Cantarelli, presidente nazionale di Anisa dichiarano: ”Le modalità e le date precise saranno decise dagli organi dirigenti delle due Federazioni nei prossimi giorni, anche alla luce dei provvedimenti che il Governo assumerà nel prossimo Consiglio dei Ministri”.
Ciò nonostante si tratterà di una serrata degli impianti prolungata. Il motivo appare subito chiaro: “la posta in gioco è talmente importante da non consentire incertezze di sorta: ne va davvero dell’esistenza della categoria”. ”La scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non produrrà alcun effetto sui prezzi, ma otterrà il risultato di far espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti e di far rendere loro dalle aziende petrolifere e dai retisti convenzionati la vita ancor più impossibile fin da subito. Non solo, perché la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalità self service senza più la presenza dell’operatore è un altro grossissimo chiodo piantato sulla bara della categoria.Insomma, ci vuole davvero coraggio a sostenere che queste siano le misure di sviluppo necessarie a far uscire dalla crisi economica il Paese”, concludono Figisc e Anisa.