Arriva il decreto semplifica-Italia

di Vera MORETTI

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “semplifica-Italia”, realizzato per semplificare la vita dei cittadini nei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione, per rimanere in linea con la Commissione Europea.
Si potrà risparmiare, oltre che tempo, anche denaro.

Vi ricordate le lunghe attese per ottenere un documento, o le risposte “sibilline” che non chiarivano quasi mai i dubbi di chi, spaesato in un mare di cavilli burocratici, non sapeva a chi rivolgersi? Tutto ciò dovrebbe appartenere ad un’epoca passata e, se davvero burocrazia e attese estenuanti dovessero finire, saremmo tutti lieti di dimenticarcene.

Tra gli esempi delle procedure che subiranno una drastica semplificazione, ci sono il cambio di residenza, che avverrà per via telematica e sarà attivo da subito, ma anche l’iscrizione alle liste elettorali, i certificati anagrafici e il rinnovo dei documenti di identità, nonché la partecipazione ai conti pubblici avverranno online. Anche il cambiamento di stato civile e i certificati di nascita e morte saranno semplificati, così come sarà molto più facile ricordarsi della scadenza del proprio documento di identità, che avverrà nel giorno del compleanno.

Anche gli stranieri verranno agevolati con la modalità telematica, ad esempio con le comunicazioni tra Comuni e Questure relative ai cartellini delle carte d’identità e alle iscrizioni, cancellazioni e variazioni anagrafiche degli stranieri, tutte online. Questo consentirà un risparmio quantificabile in almeno 10 milioni di euro all’anno (tenendo conto solo delle spese di spedizione).

I disabili saranno alleggeriti di molte pratiche burocratiche, poiché potranno usare il verbale di accertamento di invalidità anche per i contrassegni per parcheggiare nel centro storico o per ottenere l’esenzione dal bollo e dall’imposta di trascrizione al Pra, oltre al regime agevolato di Iva per l‘acquisto dell‘auto.
A proposito di automobili, i guidatori ultraottantenni potranno rinnovare più agevolmente la patente, con scadenza biennale.

Verrà poi introdotta l’agenda digitale, presente già in molti Paesi, e si articolerà in quattro punti:

  • Lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Ancora oggi, quasi 8,5 milioni di italiani si trovano in condizione di “divario digitale” e più di 6000 centri abitati soffrono un «deficit infrastrutturale» che rende più complessa la vita dei cittadini.
  • Utilizzo dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza.
  • Le amministrazioni pubbliche useranno «la nuvola» digitale ( cloud), cioè la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni.
  • Incentivi alle smart communities , cioè gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise.

A rendere più facile la vita dei giovani sarà l’istituzione di un portale unico delle università consultabile in italiano e in inglese per poter reperire ogni dato utile per la scelta degli studenti.
Inoltre, dall’anno accademico 2013-2014, la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami, compreso quello di laurea, avverranno per via informatica, ma anche l’attribuzione di borse di studio avverrà per vie più fluide.

Anche la vita delle imprese sarà semplificata, grazie ad una riduzione radicale di controlli e verifiche per costituire un’impresa.
Chi è già imprenditore, comunque, potrà acquisire tutte le informazioni utili per il loro lavoro accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali. Con “semplifica Italia” tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno.

Ci sarà anche una sola autorizzazione ambientale per le Pmi (piccole e medie imprese) che oggi sono tenute a una serie di adempimenti di competenza di diverse amministrazioni e che generano costi molto elevati. Le piccole e medie imprese risparmieranno anche sui costi della gestione amministrativa, annualmente 140 milioni di euro.
È previsto inoltre, che il Dipartimento della Funzione pubblica predisponga una relazione complessiva, contenente il bilancio annuale degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati, con evidenziato il risultato riferito a ciascuna amministrazione, visto che attualmente gli oneri amministrativi totali sulle imprese sono stimati in oltre 23 miliardi di euro all’anno con ben 81 diverse complesse procedure.

Per quanto riguarda, invece, la privacy, è stato eliminato l’obbligo di predisporre ed aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza, non previsto tra le misure di sicurezza richieste dalle direttive europee, così come è stata eliminata la duplicazione nelle certificazioni di conformità.
Cambia la vita anche per gli autotrasportatori, che potranno circolare anche nei giorni pre e post festivi, e delle aziende di panificazione: per loro niente più obbligo di chiusura domenicale e festiva.

Anche le procedure amministrative saranno radicalmente semplificate, tramite decreti del governo. Per accelerare i tempi di conclusione dei procedimenti, sono stati introdotti due strumenti:

  • I ritardi incideranno direttamente sulla valutazione professionale dei manager pubblici (oltre che sulla responsabilità disciplinare e contabile dei funzionari).
  • Chiunque, a fronte di un ritardo ingiustificato, potrà rivolgersi a un dirigente-commissario (preventivamente individuato dal vertice dell’amministrazione, in accordo con il vertice politico, ministro o sottosegretari) che dovrà concludere la pratica nel minor tempo possibile.