di Vera MORETTI
Le tasse più odiate dai contribuenti? Corrispondono a quelle più diffuse, ed anche più evase dalle aziende.
Si tratta di IVA e IRPEF, ma anche IRAP e IRES non godono di molte simpatie.
E’ questo che emerge dall’analisi sui dati sull’evasione fiscale effettuata dalla Corte dei Conti e confrontata con i risultati emersi dall’indagine della Commissione Giovannini.
L’IRPEF detiene il primato, con il 41,4% delle evasioni fiscali e sulla quale pesa il lavoro sommerso e le forme di lavoro non regolamentato.
E’ seguita dall’IVA, al 37,7% delle evasioni, e che contribuisce alla riduzione del pagamento di altre tasse che dipendono dal reddito, come IRPEF, IRES e IRAP.
Sono queste quattro, insieme a canone Rai, bollo auto e imposta di registro a rimanere talmente indigeste agli italiani da essere addirittura accantonate, e che da sole rappresentano l’80% del gettito tributario e di conseguenza il danno maggiore in caso di mancata corresponsione.
I dati, oltre che tristi, sono anche significativi e utili per poter perseguire gli evasori, e finalmente vedere attivate le giuste contromisure nei confronti di chi, appunto, non si assume le proprie responsabilità.
O, almeno, così ci auguriamo.