di Vera MORETTI
La pressione fiscale, già alle stelle, rischia di aumentare in maniera esponenziale nei prossimi anni e soffocare definitivamente il Paese.
E’ quanto emerge dai dati elaborati dall’ufficio studi del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, CNDCEC, determinati da una revisione al ribasso del PIL.
Le previsioni parlano di un aumento che nel 2012 arriverà a 45,5%, nel 2013 supererà il 46% e nel 2014 sfiorerà il 47%. Nel 2012 sarà già al 45,54%.
Anche se finora la soglia della pressione fiscale non era mai salita oltre il 43%, si era fatta abbondantemente sentire sui cittadini, i quali non riuscivano a trarre benefici circa qualità ed efficienza del servizi pubblici e del welfare. Ma se questi dati saranno confermati, la situazione diventerà quantomai critica, con una possibilità di crescita pari a zero.
Le nuove entrate fiscali aggiuntive previste dalla manovra del Governo Monti, dunque, rischiano di danneggiare ulteriormente l’Italia, contrariamente a quanto si auspicava.
Ma la situazione rischia di essere ancora più nera. I commercialisti, infatti, spiegano che questi dati sono stati calcolati alla luce di previsioni di crescita del Pil, ipotizzando un tasso di crescita nominale dell’1% sul 2012, del 1,5% sul 2013 e del 2% sul 2014. Ma se la manovra confermerà le previsioni, bisognerà rivedere tali dati in difetto.