di Manuele MORO
Un indizio non costituisce una prova, d’accordo, ma si tratta comunque di un segnale estremamente incoraggiante.
Mentre in ambito hi-tech tanto si discute della disparità tra i sessi nell’accesso e nella fruizione della tecnologia e di quali provvedimenti adottare affinché le donne riescano a colmare il digital divide che ancora le separa dal genere maschile, un’applicazione mobile tutta al femminile che trionfa all’ottava edizione del Nokia University Program fa davvero ben sperare.
Come chiaramente suggerito dal nome, il concorso lanciato dal celebre brand finlandese era rivolto a tutti gli studenti universitari d’Italia, a cui veniva chiesto di ideare un’applicazione per smartphone e di realizzare un business plan in grado di sostenerne il lancio.
A portarsi a casa il primo premio sono state Carmen Bonuomo, Elena Martiradonna e Maria Costantina Mormando, studentesse in Marketing Management all’Università di Foggia: la loro E-school ha infatti nettamente prevalso sugli altri progetti finalisti, aggiudicandosi anche la menzione speciale di Repubblica.it, assegnata in base al voto espresso dagli utenti del sito.
E-school parte dall’idea che qualsiasi esperienza accademica possa essere concepita innanzitutto come una complessa rete di rapporti interpersonali e si propone quindi come strumento in grado di unire trasversalmente tutti gli attori della vita scolastica, ossia studenti (e famiglia), professori e istituto.
All’atto pratico ciò si traduce in un’applicazione composta da cinque sezioni: News, riservata alle comunicazioni ufficiali, come chiusure scolastiche e gite; Agenda docente, dove i professori possono registrare informazioni sui propri corsi e chi li frequenta; Agenda studente, una bacheca virtuale in cui ciascun alunno può annotare le proprie attività, didattiche e non; Andamento studente, affinché anche i genitori possano controllare assenze e voti con facilità; Community, per favorire la comunicazione tra i vari soggetti sopraccitati.
“E-school è alla portata di tutti e mette in contatto ruoli spesso convergenti tra di loro”, commentano soddisfatte le vincitrici. “Con questo progetto abbiamo dimostrato come la sensibilità femminile possa sviluppare tecnologie sempre più vicine alle esigenze dei vari utenti. È la stessa sensibilità femminile che porta le donne a valutare ogni situazione nei minimi dettagli”.
Oltre agli onori della cronaca, le tre studentesse dell’ateneo pugliese si sono anche guadagnate la possibilità di vedere la propria idea trasformata in realtà: i primi tre progetti classificati saranno infatti affidati agli sviluppatori Nokia e diventeranno delle vere e proprie applicazioni per smartphone da lanciare sul mercato.