di Manuele MORO
Era solo questione di tempo prima che accadesse. Dal confronto tra un’azienda incapace di rinnovare davvero la propria offerta, e che nel frattempo colleziona un disservizio dietro l’altro, e uno dei maggiori colossi tecnologici a livello mondiale, in grado di ridefinire costantemente gli standard di eccellenza nel settore, era inevitabile che a prevalere sarebbe stata la seconda.
Non è una sorpresa, quindi, che l’iPhone abbia recentemente sottratto a BlackBerry la palma di smartphone più utilizzato in ambito professionale: 45 utenti su 100 utilizzano oggi il Melafonino, mentre solo 32 sono rimasti fedeli a quello che fino a poco fa era considerato il dispositivo business per definizione. A rivelarlo un’indagine condotta da iPass, provider statunitense di servizi per la telefonia, su un campione di 2300 lavoratori provenienti da 1100 aziende in tutto il mondo
Oltre a vincere in termini assoluti, Apple è anche l’azienda che rispetto allo scorso anno compie il balzo in avanti più significativo per quota di mercato: dal 31,1 all’attuale 45%. Ottima anche la performance dei device Android, saliti dall’11 al 21%. In flessione, invece, Research in Motion, che rispetto al 2010 perde più di due punti percentuali. Calano anche Microsoft Windows Mobile e Nokia/Symbian.
L’ennesimo braccio di ferro tra Apple e Google, insomma: sembra essere questo lo scenario destinato a prendere forma nel prossimo futuro. Anche le previsioni per i prossimi dodici mesi puntano in questa direzione: alla domanda “quale smartphone comprereste nel 2012?”, è stato ancora una volta l’iPhone a raccogliere il maggior numero di preferenze, tallonato però dai dispositivi Android. Ai rivali solamente le briciole.
Secondo gli autori della ricerca, una delle ragioni alla base di questa polarizzazione del mercato è da individuare nella sempre più diffusa prassi aziendale di consentire ai dipendenti l’utilizzo del proprio smartphone come strumento di lavoro: i dispositivi pensati specificatamente per gli ambienti business ne risultano perciò penalizzati, a tutto vantaggio di prodotti più versatili e multimediali.
Al di là dello scontro tra i vari competitor, in ogni caso, i dati raccolti da iPass hanno evidenziato una crescita del settore nel suo complesso: 95 lavoratori mobili su 100 oggi possiedono uno smartphone, contro gli 85 dello scorso anno, e il 91% lo utilizza quotidianamente per lavoro, un sensibile incremento rispetto al 68% del 2010.
La capillare penetrazione dei cosiddetti telefonini intelligenti in ambito professionale va spesso a discapito dei computer portatili, sempre più frequentemente lasciati in ufficio al termine della giornata lavorativa o nei weekend. Cresce a gran ritmo, di contro, la presenza dei tablet, attualmente in dotazione al 44% del campione: solo sei mesi fa tale percentuale si fermava al 33%.
La ricerca condotta da iPass è liberamente consultabile qui.