di Alessia CASIRAGHI
Da gennaio 2012 le tariffe di luce e gas potrebbero aumentare, rispettivamente, del 4,8% e del 2,7%. In cifre l’aumento costerà alle famiglie italiane oltre 53 euro. Lo annuncia Nomisma Energia che ha stimato i rincari medi per famiglia italiana, in attesa dell’aggiornamento dell’Authority per l’energia atteso entro fine 2011.
Nel dettaglio: le tariffe elettriche dal 1 gennaio 2012 dovrebbero crescere del 4,8%, con un aumento pari a 0,8 centesimi al chilowattora. Per un campione di famiglia tipo, che spende in media 2.400 chilowattora in l’anno e 3 kw di potenza impegnata, questo significa che l’aumento sarebbe pari a 21,5 euro su base annua. Le tariffe del gas cresceranno invece del 2,7%, ossia 2,3 centesimi al metro cubo: con 1.400 metri cubi di metano consumati in un anno l’aumento sarà pari a 32 euro annui. In soldoni l’aumento di luce e gas ruberanno dalle tasche delle famiglie italiane 53 euro l’anno.
“Dopo la stangata sui prezzi della benzina, che l’hanno spinta nei distributori italiani ai massimi d’Europa, arriva un’altra batosta con le tariffe di luce e gas – sottolinea Davide Tabarelli, esperto di Nomisma Energia – a conferma che l’energia è il bene più tartassato per i consumatori finali”.
Ma come sono state calcolate le stime di aumento per famiglie? Per il gas “il calcolo automatico è fissato dalle regole dell’Autorità che sconta gli aumenti dei mesi scorsi del greggio a cui si sommano alcune nuove componenti per il trasporto”. Più complesso il calcolo dei rincari per quanto riguarda l’elettricità: l’aumento è legato infatti ai maggiori costi di generazione elettrica sulla borsa, sommati al forte incremento degli oneri per finanziare i pannelli fotovoltaici e l’aumento dei costi di trasporto della corrente elettrica.