di Caterina DAMIANO
Con il trend della salute e del benessere sempre in auge, il mondo vede accrescere un mercato che anche in Italia si rivela essere particolarmente redditizio: quello dei cibi biologici.
L’intero pianeta vede un incremento annuo di questo mercato del 7% e l’Europa e gli Stati Uniti fanno da capofila, contribuendo a quello che è un business da 19,4 miliardi di Euro. La diffusione del biologico, particolarmente in Italia, è dovuta all’associazione con il “sano”: non vengono infatti utilizzati pesticidi, e sia gli allevamenti che le agricolture biologiche sono mirati alla protezione dell’ambiente.
Le differenze di prezzo si notano, i cibi biologici non sono economici: eppure il mercato biologico è quello con i tassi più alti dell’intera industria alimentare, spiccando nel panorama mondiale. Questo è dovuto alla convinzione, spesso errata, che tra i cibi biologici e i cibi normali vi siano differenze di apporto vitaminico. In realtà, la scelta biologica dovrebbe essere legata più ad una questione etica ed ecologica, ma solo una minima percentuale dei consumatori effettua la scelta in base a queste motivazioni.
In Italia, il mercato biologico si trova a toccare le vette del miliardo e mezzo, ed è destinato a crescere, specie con l’aumento di aziende tutte nazionali che vanno d’accordo con l’88% degli Italiani che si battono per avere in tavola prodotti della propria patria, a scanso di eventuali problemi di salute dovuti ad epidemie straniere.
I consumatori del biologico sono di ambo i sessi: se le donne ricercano nei prodotti biologici la salute e la linea, gli uomini si rivolgono al settore per questioni per lo più sportive o di estetica, per l’alto contenuto di nutrienti . Anche questo contribuisce a rendere questo mercato in continua espansione, nonostante la crisi. A sottolineare, come sempre, che quando è ora di pensare al benessere e alla salute, l’Italiano non sente il disagio economico.