Spesso per le Pmi i costi per le trasferte e l’alloggio di dirigenti e dipendenti costituiscono una voce di bilancio che, alla fine di ogni anno fiscale, rischia di essere sempre più pesante di quanto si era preventivato in avvio di esercizio.
Visto che far girare le persone significa far girare il business, e far girare il business significa far girare l’economia, uno dei gruppi alberghieri più strutturati al mondo, il gruppo Accor, ha pensato di andare incontro alle Pmi con un programma dedicato e lo ha chiamato con un nome che, di per sé, è un “manifesto”: Away on Business.
Si tratta di un programma che consente alle piccole e medie imprese che lo sottoscrivono di ottimizzare le spese alberghiere senza che si debbano impegnare su un numero minimo di notti per singola città o albergo; semplificare le procedure di gestione della missione del dipendente; scegliere tra oltre 1800 hotel nel mondo, suddivisi in 8 brand dalle 3 alle 5 stelle; avere uno sconto tra il 5% e il 10% sulla miglior tariffa disponibile del giorno a seconda del brand scelto, senza alcuna restrizione.
Away on Business taglia anche i tempi di gestione della pratica di viaggio, dal momento che è prenotabile tramite l’area professionale del sito www.accorhotels.com/ e tramite call center 24/24 e 7 giorni su 7.
Una serie di plus che hanno consentito al programma di Accor di avere, a oggi, oltre 1000 Pmi italiane tra i propri clienti.