Quali sono i documenti da conservare ed esibire in caso di controllo da parte di chi fruisce del bonus del 36% per le ristrutturazioni edilizie? Lo chiarisce il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre.
Dopo le norme che hanno abolito gli obblighi di inviare la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara e di indicare separatamente nella fattura il costo della manodopera (Dl 70/2011), il provvedimento dell’Agenzia fornisce proprio l’elenco di questa documentazione:
– abilitazioni amministrative (concessioni, autorizzazioni o comunicazioni di inizio lavori), se previste (in alternativa, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà contenente la data di inizio lavori e attestante che si tratta di interventi agevolabili anche se non è richiesto un’abilitazione specifica)
– domanda di accatastamento per gli immobili non censiti
– ricevuta dell’Ici, se dovuta
– delibera assembleare e tabella con ripartizione delle spese in base ai millesimi, in caso di lavori concernenti parti comuni di edifici
– dichiarazione di consenso ai lavori da parte del possessore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
– comunicazione alla Asl, se prevista dalla legge per la sicurezza dei cantieri
– fatture e ricevute delle spese sostenute
– ricevute dei bonifici di pagamento