E’ stato siglato un protocollo d’intesa tra i presidenti di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e di Rete Impresa Italia, Ivan Malavasi.
Tale protocollo ha come obiettivi: informazione, sensibilizzazione, monitoraggio e analisi ma anche promozione di incubatori di impresa e di piattaforme web per consentire il dialogo e lo scambio di esperienze tra gli operatori d’azienda.
I motivi che hanno spinto Dardanello e Malavasi alla stesura di questo progetto riguardano l’importanza, per le piccole e medie imprese, che in Italia rappresentano la maggioranza, di aggregazione, al fine di mettere in comune risorse e competenze. Solo così, infatti, è possibile far sentire la propria voce sul mercato globale.
Ciò non significa ribaltare il sistema già esistente ma, piuttosto, puntare sull’innovazione, utilizzando, ad esempio, le reti, che permettono ad una piccola impresa di fare ciò che fa una grande impresa: “investire nella produzione di nuove conoscenze e relazioni per poter operare su scala internazionale, cercare nuovi interlocutori, nuovi mercati e sperimentare soluzioni originali e innovative, per l’impresa e per il territorio, avere con il mondo del credito un rapporto più favorevole in termini di accesso, di tassi di interesse e di erogazioni“, come lo stesso Malavasi ha dichiarato.
Al fine di incoraggiare l’aggregazione in rete delle imprese, Unioncamere e Rete Imprese Italia hanno pensato, prima di tutto, di organizzare seminari a livello territoriale sulle tematiche legate alle reti. A livello locale, invece, l’obiettivo è promuovere la nascita di incubatori di rete per accompagnare le imprese nei processi aggregativi, oltre a consigliare attività di ricerca per studiare le dinamiche organizzative presenti nei vari distretti.
Oltre a ciò, si vuole spiegare l’utilità degli strumenti giuridici esistenti utilizzati dalle imprese, come consorzi, join venture e contratti di rete. Anche gli strumenti condivisi di dialogo online sono importanti, per agevolare il confronto fra le imprese e fra queste e le aggregazioni già esistenti, fra imprese e aggregazioni con il sistema delle cinque Confederazioni costituenti Rete Imprese Italia e il sistema delle Camere di Commercio.
All’inizio di novembre, i contratti di rete stipulati sono 197 e sono diffusi in 19 regioni e 84 province italiane. Ad essi partecipano complessivamente 957 imprese che, nella stragrande maggioranza (676) sono società di capitali. A queste si aggiungono 129 società di persone, 104 imprese individuali, 33 società cooperative, 15 altre forme di società e 2 fondazioni.
Vera Moretti