In queste ore di indecisione sulle sorti del Governo Berlusconi, una certezza si rincorre sulle strade e sui media italiani: lo sciopero dei benzinai “non s’ha da ritirare”. Almeno, non per i gestori di Fegica e Faib-Confesercenti che hanno confermato la serrata fino alle 7 di venerdì 11 novembre.
A riaprire saranno gli aderenti a Figisc e Anisa Confcommercio che hanno accettato il tentativo di mediazione del Governo. Di fatto, Luca Squeri, presidente nazionale Figisc Confcommercio, sulla questione del bonus fiscale proprio non transige.
EJournal lo ha intercettato ieri pomeriggio mentre si trovava a Roma, impegnato a trovare una soluzione a questo sciopero che, a detta di molti, “non era il momento di realizzare”.
Dottor Squeri, perché questa serrata?
La serrata è stata sospesa perché abbiamo firmato l’accordo che ci ha portato al rinnovo strutturale del bonus fiscale oltre il 2011, il motivo della nostra richiesta.
Quale crede possano essere le ipotesi di soluzione alternative da chiedere al Governo?
La vertenza era sul bonus fiscale. Saremo pienamente soddisfatti quando il Parlamento approverà l’emendamento promesso dal Governo che inserirà nella legge di stabilità con tutte le nostre richieste incluse. Finalmente il bonus sarà definitivo dal 2012 in avanti.
Tra un mese e mezzo è Natale. Gli italiani, sotto l’albero, troveranno nuovi rincari alla pompa?
Dipende dall’andamento del mercato internazionale del petrolio oltre che dalle quotazioni dollaro-euro. Con il petrolio in discesa e l’euro rafforzato sul dollaro avremo finalmente un prezzo alla pompa inferiore.
Paola Perfetti