Confartigianato lancia l’allarme caro-energia. Secondo un’analisi elaborata dalla confederazione degli artigiani, a settembre 2011 la bolletta energetica ha toccato il picco degli ultimi 20 anni a 61,9 miliardi, con un’incidenza del 3,91% sul Pil. Fatti i conti in tasca alle famiglie, ognuna di loro si trova a dover pagare ogni anno una bolletta 2.458 euro all’anno.
Tutta colpa, secondo Confartigianato, dell’aumento del prezzo del petrolio, che a settembre 2011 si è attestato a 108,56 dollari al barile, +143% rispetto a marzo 2009. Con conseguenze a cascata sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Gli aumenti italiani sono nettamente superiori alla media europea. Tra ottobre 2010 e ottobre 2011, in Italia il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area Euro la crescita si è attestata al 10,1%.
Le differenze fra Italia ed Eurozona si registrano anche sul lato dei trasporti: negli ultimi 12 mesi i prezzi in Italia hanno toccato un +7,7%, contro un +4,5% dell’area Euro. Confartigianato sottolinea anche che in alcune zone d’Italia i prezzi dei trasporti hanno subito incrementi superiori all’8%: record negativo a Potenza (+10,5%), seguono Venezia (+9,1%), Verbania (+9%), Trento +8,8%, Pescara e Piacenza +8,4%, Varese +8,1, Mantova +8%.