I veicoli pesanti, si sa, hanno un mercato a sé, e anche i dati che riguardano questa fetta di mercato sono diversi rispetto a quelli relativi ai veicoli “normali”.
L’Acea, l’associazione europea dei costruttori di autoveicoli, ha reso noti i dati relativi al mese di settembre, che è stato caratterizzato da un aumento di vendite in Europa del 4,5%. Ma, nonostante il segno positivo, la situazione non è rosea per tutti i Paesi.
Molto bene è andata in Gran Bretagna, che ha registrato un considerevole +8,7% e seguita da Germania, +7,7%, e da Spagna, +4,7%. In controtendenza la Francia, che ha subito un calo delle immatricolazioni del 3,5%. In questa analisi mancano i dati italiani, poiché non c’è una rilevazione ufficiale, ma la stima di Acea parla di un calo del 6,3%.
In cifre, i veicoli fino a 3,5 tonnellate venduti in settembre sono 143.086, con un incremento del 3,3% su settembre 2010.
Se si considerano i primi nove mesi dell’anno, si tratta di 1.177.250 unità (+7,7%) e i mercati migliori si confermano Germania (+19,1%) e Gran Bretagna (+18,5%), mentre la Francia registra un incremento de solo 1,8% e la Spagna addirittura una flessione del 9%. La stima Acea sull’Italia mostra, sempre nei primi nove mesi, un calo dell’1,5%.
Per quanto riguarda i veicoli oltre le 3,5 tonnellate, le immatricolazioni per il mese di settembre sono state in tutto 25.690, con un incremento, in tutta Europa, del 13% che, facendo una somma dei primi nove mesi dell’anno, salgono a 243.108 unità pari ad un incremento de 34,8%. La Francia in questo caso è in testa alla classifica delle vendite con un +45,9%, seguita da Gran Bretagna (+31%), Germania (+27,8%) e Spagna (+25,5%). Le stime per l’Italia mostrano una crescita del 7,5%.
Per quanto riguarda i veicoli superiori a 16 tonnellate, l’Europa ha registrato a settembre 21.903 immatricolazioni. Stando ai dati relativi ai primi nove mesi, si parla di 175.527 immatricolazioni, con un aumento di ben il 44,3%. Anche questa volta, a segnalare la crescita maggiore sono state Francia (+52,9%), Gran Bretagna (+47,8%), Germania (+32%) e Spagna (+26,6%). Le stime per l’Italia parlano di una crescita del 12,3%. L’unico Paese a mostrare cifre in rosso è la Grecia (-58,5%).
Vera Moretti