Cloud e condivisione saranno sicuramente i protagonisti del futuro, soprattutto per aziende e professionisti. La parola condivisione infatti è sempre più utilizzata, tanto da essere diventata più di una mera ipotesi di sviluppo. L’Osservatorio Internet 2011 di Microsoft Windows Live parla chiaro in tal proposito, con un’indagine condotta da Nextplora su un campione di 1.000 individui. Cosa ci attenderà quindi nel prossimo futuro?
Il popolo di internet prevede che il futuro online sarà dominato principalmente da due fenomeni; uno di tipo tecnologico, ed un altro di tipo sociologico. Il fenomeno tecnologico vedrà sempre più la diffusione dei servizi di Clouding computing. Quello sociologico è invece la possibilità di condividere interamente (o quasi) la propria vita e partecipare a quella degli altri attraverso internet (non che adesso questo non avvenga..).
Emanuele Colli, Responsabile della Divisione Online di Microsoft Italia, ha dichiarato che la casa di Redmond durante tutti questi anni ha studiato con molta attenzione il cambiamento delle abitudini del popolo di internet e oggi è assolutamente pronta a recepire questi cambiamenti mettendo a disposizione dell’utente un ampio ventaglio di soluzioni cloud e di servizi online accessibili da qualsiasi dispositivo.
Nonostante un futuro da sicuro protagonista il Cloud non sembra essere ancora conosciuto; allo stato dei fatti solo il 15% degli intervistati nel corso dell’indagine dichiara di fare uso di servizi in modalità Cloud, mentre il 38% afferma di conoscerne almeno uno. Il dato interessante è comunque quello che l’88% dei rispondenti organizza la propria vita sulla nuvola, salvando online le proprie foto, documenti, musica e passioni.
Altro dato molto interessante riguarda l’utilizzo dei servizi di Storage Online; il 76% degli intervistati è favorevole ad archiviare i propri documenti di lavoro sulla nuvola. Anche i servizi di Office Online trovano tra gli intervistati una preferenza prevalentemente lavorativa. Dall’indagine di Microsoft emerge inoltre che il concetto di Sharing è molto più vicino all’universo femminile, che ne individua il significato con fare qualcosa insieme a qualcuno. Gli uomini invece vedono lo sharing come la possibilità di scambiare le opinioni e confrontarsi. Le modalità di conservazione appaiono segmentate a seconda dell’età degli intervistati; i più giovani amano condividere foto e video, le persone tra 25 e 34 anni notizie sulla propria vita personale, quelli tra 45 e 54 recensioni sui prodotti acquistati, gli over 55 articoli di giornali e news.
Lo strumento elettronico più utilizzato per tutti i servizi di condivisione risulta sempre essere il computer, al secondo posto si collocano i moderni smartphone (iCloud docet). Alessandra Costa, Direttore Ricerche e Partner di Nextplora, ha commentato che si sta sempre più andando verso una “Società della condivisione”, condivisione che riguarda soprattutto la rete di conoscenze, di contatti, di amicizie, più in generale di vita; elementi che di fatto contribuiscono a definire la propria identità nella rete.
Non si deve essere degli acuti analisti di mercato per affermare che la Cloud rappresenterà il futuro online, semplicemente per il fatto di mettere a disposizione spazio illimitato e consentire di accedere a dati e informazioni da diversi luoghi e da diversi dispositivi elettronici.
Emiliano Ragoni