Tiene bene il settore hi-tech e artigianato in Abruzzo, che tra il 2010 e il 2011 è cresciuto del 2%, a fronte di un incremento nazionale dell’1,4%.
E’ stato reso noto da un’analisi di Confartigianato, basata su dati Infocamere-Movimprese.
Per quanto riguarda l’artigianato, in Abruzzo l’ambito più in fermento è quello delle manutenzioni di edifici e paesaggi, che ha registrato un +6,4%, ma in positivo sono anche le attività di riparazione, manutenzione, installazione di macchinari ed apparecchiature, +4,4%, e i servizi di ristorazione, +2,8%.
Tutt’altro che positivi, invece, i bilanci che riguardano il commercio al dettaglio, che, con uno sconfortante -13,6%, sono la maglia nera della classifica regionale.
A livello nazionale, invece, arriva un segnale incoraggiante dalle imprese artigiane dell’information technology, ovvero produzione di software, consulenze di informatica e riparazioni, manutenzioni e installazioni di macchine ed apparecchiature.
Più vicina all’innovazione tecnologica ed informatica è la provincia di Chieti, che tra il 2010 e il 2011 ha registrato una crescita del 9,1% nel settore, con 36 imprese registrate. Per quanto riguarda, invece, riparazione e manutenzione, spicca Teramo (+10%), seguita da Pescara (+5,6%) e L’Aquila (+1,4%).
Dalla rilevazione si evince, tra l’altro, che le province dell’Aquila e Pescara presentano maggior dinamismo per le attività di servizio su edifici e paesaggi; nel Teramano, in aumento del 15,4% il settore dell’assistenza sanitaria.
Daniele Giangiulli, segretario di Confartigianato Abruzzo, ha accolto con entusiasmo questi dati: “Anche in Abruzzo le imprese artigiane hanno compreso l’importanza del settore hi-tech e stanno man mano puntando sull’innovazione nelle proprie produzioni. Tra marzo 2010 e marzo 2011, il settore ha registrato un tasso di sviluppo del +4,4%. Ancora esiguo, anche se in crescita, il numero delle imprese registrate: 51 sulle quasi 32mila dell’intero settore artigiano”.
Vera Moretti