Ancora pochi i giorni disponibili per presentare la domanda al Ministero dell’Economia per
ottenere il riconoscimento di immobili rurali: la scadenza è fissata per il 30 settembre prossimo.
Il Decreto attuativo è stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dove si possono trovare maggiori informazioni al riguardo e le iatruzioni su come completare la presentazione delle domande.
Il Decreto Sviluppo introduce la possibilità di attribuire alla propria abitazione rurale la categoria A/6, di classe R – classe appena istituita con il Decreto – e a fabbricati rurali ad uso strumentale la categoria D/10. Chi possedesse un immobile accatastato in un’altra categoria ma volesse effettuare il passaggio di categoria dovrà presentare una domanda di variazione all’Agenzia del Territorio.
La domanda può essere presentata da chiunque detenga diritti sull’immobile, o da professionisti tutelati, e va integrata con un’autocertificazione che attesti che l’immobile possiede i requisiti necessari per il cambio di categoria da almeno cinque anni, vale a dire almeno dal 2006, a meno che non siano stati acquistati in seguito.
Spetterà poi all’Ufficio del Territorio stabilire se sussistono i requisiti di ruralità che possano convalidare sia l’autocertificazione presentata, sia l’attribuzione della nuova categoria catastale. Ogni strumento, è scritto nel Decreto, sarà valido per accertare l’idoneità della domanda.
L’obbligo di presentazione della domanda non è invece rivolto ai possessori di immobili in grado di cambiare categoria catastale anche se è sicuramente conveniente, in quanto permette di risolvere i problemi fiscali in cui ci si imbatte quando un fabbricato rurale è iscritto in una categoria catastale non corretta, pur di essere esclusi dall’Ici.
Il tempo a disposizione è davvero poco, sarà difficile rispettare la scadenza.
Vera Moretti