Dallo scorso 17 settembre, sulle piccole tratte autostradali i ritocchi di alcuni centesimi sono balzati in realtà a dieci centesimi, ma i gestori si difendono facendosi scudo del decreto interministeriale n. 10440/28/133 del 12 novembre 2001 del ministero dei Trasporti: sorpresa amara dunque in autostrada, con relativi mugugni e proteste da parte degli utenti.
“La norma recita che fino a 5 centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero, oltre i 5 centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci. Pertanto la norma ha comportato in alcuni casi pedaggi immutati nonostante l’aumento dell’Iva ma in altri casi il +1% di Iva ha “scongelato” i 5 centesimi della vecchia tariffa” osserva Bruno Chiari, dg dell’Autostrada Brescia-Padova.
Per esempio, se su una tratta il prezzo calcolato in precedenza arrivava a 1,05 euro il pedaggio pagato è stato solo un euro. Ma con il +1% di Iva il prezzo è arrivato a 1,06: quindi il nuovo prezzo finale è di 1,10 euro. Il 10% in più.
Operazione trasparenza anche sulla Milano Serravalle – Milano Tangenziali concessionaria della A7 da Milano a Serravalle Scrivia e delle tre tangenziali milanesi. In totale, più di 180 chilometri.
Per esempio, sulla tangenziale Nord Milano-Sesto San Giovanni la tariffa per le autovetture è aumentata di 10 centesimi a 4,20 euro, il 2,4% in più; anche alla stazione di Terrazzano-Tangenziale Ovest il rincaro è stato del 2,8% a 3,60 euro. In entrambi questi casi è scattato l’arrotondamento di dieci centesimi. Un fenomeno analogo è scattato per molte tratte sulla A7 ma per diverse altre il pedaggio non è stato variato.
Diverso il discorso sulle tratte più lunghe: il gruppo Atlantia che gestisce oltre 3mila chilometri di autostrade segnala che sulla tratta Roma Nord-Bologna Casalecchio il pedaggio è passato da 23,5 euro a 23,7: un aumento di 20 centesimi, lo 0,85%; la tratta Milano Sud-Firenze Nord è aumentata da 19,10 euro a 19,30, 20 centesimi in più, l’1,05%. Uno 0,05% che si spiega con il meccanismo dell’arrotondamento. Mentre sulla tratta Milano Sud-Firenze Impruneta l’aumento di 10 centesimi, da 19,80 euro a 19,90, è pari solo allo 0,51%.
L’Italia è sempre la stessa: arrotondano i prezzi e dimagriscono i portafogli….
Marco Poggi