Idee imprenditoriali: Mister Iva, il commercialista si fa virtuale

Infoiva ha incontrato Silvia Bertolotti, amministratore unico di Epoché Service Integrator e Bamm Consulting, società, quest’ultima, che ha sviluppato Mister Iva, una innovativa piattaforma online per la gestione a 360 gradi delle attività contabili e fiscali proprie di chi possiede una partita IVA, che, da oggi, è partner di Infoiva Business Solutions. Ecco che cosa ci ha raccontato.

Ci parli della realtà di Bamm Consulting.
Bamm Consulting nasce nel 2009 come una sorta di spin-off – perché, in realtà, non c’è stata una vera e propria cessione di ramo d’azienda – di Epoché Service Integrator, nata nel 2002. Epoché è un ente di formazione che fa anche ricerca e selezione, per il quale avevamo preso una grossa commessa nel campo della consulenza informatica: non essendo quello il core business di Epoché, abbiamo deciso di creare una società a parte che si occupasse esclusivamente di progetti innovativi e informatici.

Tra i quali spicca Mister Iva: come è nata l’idea?
Il progetto Mister Iva è stato finanziato interamente in proprio da Bamm Consulting ed è nato da una mia idea e da un mio bisogno personale. Io sono una psicologa iscritta all’albo, anche se in realtà non esercito come psicologa, avevo una mia partita IVA con un fatturato non elevato ma pagavo comunque la commercialista come se fossi una partita IVA “importante”; commercialista, poi, che mi seguiva a tempo perso, proprio perché il giro di soldi che muovevo era inferiore a quello di un consulente senior. Allora mi sono detta: ma se noi fornissimo un servizio friendly per chi ha la partita IVA e fattura al massimo 80mila euro all’anno, che permette al professionista di accedere a un numero di funzioni e informazioni a suo esclusivo uso e consumo, comodamente online da casa sua e che in più gli tiene la contabilità?

Cose che fanno già i commercialisti…
Vero, ma con il disagio di andare e tornare in continuazione nel loro studio, con l’impiccio di riavere tutta la documentazione cartacea a fine anno e di tenersela in casa e, soprattutto, di pagare non poco queste prestazioni. E allora l’idea è stata: creiamo una piattaforma dove la comunicazione è assolutamente virtuale, per cui il professionista si tiene a casa la carta, rimane responsabile della veridicità delle sue comunicazioni, ci rende disponibili le fatture per la tenuta della contabilità online e, attraverso la scasione dei documenti, questi sono sempre e comunque dispoinibili per lui; noi gli restituiamo tutta la documentazione che gli è necessaria per la gestione della sua partita IVA – F24, trimestrale IVA, casse professionali… – e gli diamo la possibilità di avere delle risposte a domande su questioni pratiche nel giro di uno, massimo due giorni. Per domande più articolate e approfondite diamo la possibilità di incontrare il commercialista una volta all’anno. Ecco quindi che è nato Mister Iva .

Vantaggi?
Mister Iva è una piattaforma ma in realtà è un servizio, perché il professionista non compra una solo uno spazio dove allocare i documenti o scaricare materiale, ma dietro ci sono persone che processano i documenti e che quindi offrono un servizio. Tutto questo ha un costo molto contenuto, un costo base per la gestione del servizio più alcuni costi aggiuntivi come la dichiarazione dei redditi che si può fare con noi o tramite un Caf, ma con tutta la documentazione e i calcoli già fatti da noi: il Caf o il commercialista faranno solo la comunicazione agli uffici competenti.

Di quanti professionisti vi servite?
Siamo in fase di start up ed è tutto proporzionale ai clienti che avremo. Indicativamente abbiamo una persona ogni 100 partite IVA, che processa le informazioni. Poi ci avvaliamo di 3 consulenti per le domande specifiche, ma la struttura cresce in base al numero dei clienti.

Quando è partita la piattaforma?
Il lancio è stato a novembre 2010, attualmente siamo in crescita.

Obiettivi per il 2011?
Il traguardo, come numero di utenti del servizio, è 300.

Servizi aggiuntivi che svilupperete quest’anno?
Per il 2011 non ne svilupperemo, dobbiamo ancora capire come si muove il mercato. In questo periodo stiamo facendo accordi di partnership con altre realtà che credono che lo strumento online sia utile per chi ha partita IVA.

E molti sono i giovani che credono nell’online…
E sono poi uno dei nostri target di riferimento, perché spesso hanno poca liquidità da investire e soprattutto sono propensi all’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie piuttosto che, dico per dire, un 60enne che ha il suo commercialista da una vita e non lo cambierà mai. E, detto per inciso, è giusto che sia così…

Il profilo del vostro cliente attuale?
Sotto i 35 anni, per la maggior parte docenti, una giornalista e qualche consulente freelance, soprattuto di ambito informatico: tutta gente molto orientata alle nuove tecnologie.

Come acquisite i clienti?
Per ora principalmente con il passaparola. Abbiamo fatto anche delle campagne online più che altro per il brand, non ci aspettavamo delle redemption alte.

Due aggettivi che convincano un partitivista a usare Mister Iva.
Economico e disponibile.

Dove tiene lei la sua contabilità?
Naturalmente su Mister Iva (ride, ndr).

La sua vita da partitivista, com’è?
Sono una partitivista sui generis perché sono titolare d’impresa e quindi al 10 del mese pago parecchi stipendi… Da imprenditore posso dire che l’unico vero periodo nero è stato febbraio-giugno 2009, quando non arrivavano ordini, una battuta d’arresto totale che ci ha anche preoccupato. A settembre 2009 il lavoro ha ripreso, pur con grosse difficoltà a farsi pagare, e ora stiamo crescendo sia come fatturato che come persone. Nel 2010 abbiamo recuperato le perdite del 2009 e abbiamo anche guadagnato qualcosa, mentre nelle prime settimane del 2011 abbiamo già acquisito parecchi grossi progetti. Per cui direi che nel nostro settore – quello della formazione con Epoché e quello della consulenza informatica con Bamm Consulting – le cose stanno funzionando.

Lascerebbe l’imprenditoria per tornare dipendente?
No, dipendente no. Forse lo farei per tornare alla consulenza… ma da partitivista.