Gli sviluppatori di software, gli infermieri, i progettisti meccanici e metalmeccanici tra le professioni high skill più ricercate, secondo quanto emerge da un rapporto pubblicato da Unioncamere.
Non è lontana l’ipotesi in cui le aziende italiane saranno costrette ad affiggere annunci del tipo “AAA cercasi idraulico”. Per questa figura professionale, difficile da reperire come i farmacisti, le imprese artigiane mettono in conto più di 12 mesi di ricerca.
Tra le professioni intermedie, le aziende lamentano difficoltà di reperimento elevate per gli addetti alla reception e gli operatori di mensa, mentre tra gli operai specializzati è forte la carenza di carpentieri. Non solo, mancano anche tornitori e autisti di pullman.
Per le imprese artigiane gli “introvabili” sono i copritetti e i pavimentatori, che si aggiungono alle carenze ormai “croniche” di idraulici, parrucchieri ed estetisti.
Insomma, il sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro mette in evidenza che se scovare un lavoro oggi non è impresa facile, ci sono casi in cui i lavoratori in grado di svolgerlo sono vere e proprie “primule rosse”. 28.540 i lavori richiesti dalle aziende artigiane su 117mila considerati di difficile reperimento dal totale delle imprese dell’industria e dei servizi.
Marco Poggi