Ipso per Intesa San Paolo ha verificato tramite sondaggio nazionale le previsioni di investimento delle Pmi nel futuro. Il quadro non è dei migliori. Anche le associazioni di categoria di Modena confermano la tendenza nazionale. Nel primo trimestre del 2011, le imprese modenesi hanno effettuato la metà degli investimenti che effettuavano al quarto trimestre del 2008. Anche gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono scesi precipitosamente da 86.8 al quarto trimestre 2008, ad un 56.6 per il primo trimestre 2011.
Luigi Mai, presidente provinciale di Cna commenta: “La mancanza di fiducia è palpabile tra i piccoli imprenditori modenesi. Per questo se ne esce solo se saranno adottate le riforme – come Fisco e burocrazia – in grado di darci una prospettiva. Gli scenari economici non oltrepassano i tre mesi e diventa difficile scommettere sul futuro con politiche di investimento aggressive“.
Massimo Fogliani, direttore di Confapi pmi Modena, afferma: “Ciò che emerge dallo studio è sostanzialmente confermato anche a livello delle pmi modenesi. Una corrispondenza è riscontrabile, ad esempio, in ciò che riguarda i timori connessi all’alto costo del lavoro“.
Erio Luigi Munari, presidente di Lapam aggiunge: “In momenti come questi – aggiunge – l’incertezza fa da padrona. Ma guarderei i dati valutando il rovescio della medaglia, guardando con orgoglio a quel quarto di imprese che ancora oggi ci crede e decide di investire. Una fetta che potrebbe aumentare con strumenti indispensabili come finora è stato ad esempio Unifidi. Ma non solo. Ci sono riforme legislative che potrebbero essere attuate a costo zero, ma non vengono messe in atto, mentre si ha bisogno di flessibilità per mantenere un territorio impostato sulla manifattura“.