La Regione Lazio ha dato avvio al “Fondo Rotativo per le PMI” con la finalità di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo regionale attraverso “progetti agevolativi diffusi”. Le pmi anche in forma di cooperativa che abbiano sede in Lazio possono partecipare a patto che abbiano questi requisiti:
- essere già costituiti ed iscritti nel registro delle imprese;
- non trovarsi in condizioni di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
- non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dalla normativa;
- operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia ed urbanistica, in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, delle normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro;
- aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
- essere in regola con la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al Dlgs. 21 novembre 2007, n. 231;
- non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non essere stati destinatari, nei sei anni precedenti la data di comunicazione di ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche per fatti gravi imputabili all’impresa, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte dell’impresa;
- non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia;
- per le richieste di importo complessivo superiore a 200mila euro avere un rapporto fra patrimonio netto e attivo patrimoniale non inferiore al 5%.
Sono contemplati progetti di investimento ammessi sono quelli volti allo sviluppo di nuove imprese, all’ampliamento, alla ristrutturazione, alla riconversione, alla riqualificazione e all’ammodernamento produttivo delle imprese ovvero della sede operativa delle stesse. Le spese finanziabili nel dettaglio sono disponibili sul bando.
I limiti di finanziabilità sono i seguenti:
- per le imprese con meno di 50 dipendenti: 50%;
- per le imprese con 50 o più dipendenti: 30%.