“E’ stata la settimana della stangata fiscale sui carburanti: l’aumento delle accise e dell’Iva gravante sulle accise vale, infatti, ben 4,8 eurocent/litro, un aumento che ha fatto sentire il suo effetto un giorno dopo la sua entrata in vigore. Il mercato internazionale, invece, non ha avuto grandi movimentazioni rispetto alle chiusure della settimana precedente: si sono registrate variazioni per la benzina in misura pari a +0,002 euro/litro, per il gasolio pari a -0,004 euro/litro” – questo il commento all’andamento dei prezzi dei carburanti del presidente della Figisc, Luca Squeri.
“I prezzi medi Italia – ha sottolineaqto Squeri – sono aumentati da venerdì 24 giugno di +0,039 euro/litro per la benzina e di +0,033 euro /litro per il gasolio. Per la benzina, per effetto della manovra fiscale e del prezzo internazionale Platt’s, l’aumento avrebbe potuto essere di 5,0 centesimi di euro invece dei 3,9 di effettivo aumento, per il gasolio, invece, di 4,4 centesimi di euro invece dei 3,3 di effettivo aumento“.
Il prezzo del barile del greggio è di 112 dollari, mentre il rincaro per i prossimi giorni si aggira attorno ai 1,5 centesimi di euro al litro.