A un mese dall’introduzione dell’obbligo di trattamento amministrativo delle operazioni di importo uguale o superiore a 3.600 euro, emergono problemi e oneri straordinari per il settore turistico.
Il nuovo obbligo, detto dello “spesometro”, introdotto per il monitoraggio di congruità fiscale dei privati, costringe a nuove procedure le agenzie di viaggi, con un aggravio di costi amministrativi.
Per questo, il settore chiede provvedimentisemplificativi specifici.
In particolare, è emersa la difficoltà di gestione dei gruppi turistici, quando sono ricondotti dai tour operator ad un unico “dossier”, poiché il pacchetto o servizio turistico comprendente al suo interno più di un viaggiatore, in genere, per praticità operativa, è intestato al primo cliente fruitore.
Anche le agenzie intermediarie, che svolgono un’attività in nome e per conto sia della propria clientela sia dei fornitori dei servizi, come tour operator, vettori, eccetera hanno subito un appesantimento nella gestione operativa.