Il Forum delle persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro (Cisl, Confartigianato,
Compagnia delle Opere, Acli, Confcooperative, Coldiretti, MCL) ha presentato nei giorni scorsi il “Manifesto per la buona politica e per il bene comune“.
Il forum vuole sollecitare il mondo politico a trattare con serietà i seguenti temi: porre innanzitutto la persona al centro della politica, puntare su produttività, competitività ed efficienza, sostegno alle famiglie, welfare moderno con spazio alla sussidiarietà, rinnovamento delle classi dirigenti.
“Il Forum è nato due anni fa, rispondendo all’appello del Papa e dei vescovi di impegnarsi di più per il bene della nostra nazione. Ci ispiriamo ai valori della dottrina sociale della Chiesa. Siamo convinti che abbiamo davanti anni difficili, di trasformazioni radicali che ci porteranno a ripensare non solo stili di vita e di sviluppo: dobbiamo rimuovere gli ostacoli strutturali che impediscono uno sviluppo generazionale. E bisogna ricostruire partendo dal basso, contribuendo alla riforma della classe politica e dirigente” – ha spiegato Natale Forlani, portavoce del Forum.
Forlani ha aggiunto: “limitare i costi della politica, se pensiamo a uno Stato meno invadente e che orienti le capacità vitali del Paese. Occorre liberare risorse per sostenere giovani e famiglia: questa è la bussola che ci guida, perché siamo in una nazione vecchia. Chiediamo anche di riconoscere il ruolo sociale delle imprese, del lavoro“.
“Meno statalismo e più società non è uno slogan, ma una necessità”, ha concluso Forlani, dichiarando che il Forum è favorevole “a una legge elettorale su base proporzionale”. E ha chiarito: “Non stiamo costruendo un partito, ma siamo un’alleanza sociale decisa a fare la sua parte e a ristrutturare la politica, profondamente scollata dalla società civile. Constatiamo che le attuali maggioranze di governo e opposizione non rappresentino le esigenze della gente; riteniamo che le rappresentanze del mondo cattolico possano mettersi in campo”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, ha sottolineato: “Noi non ci rassegniamo a vivere in un paese che da vent’anni non cresce e non dà prospettive ai giovani. La nostra classe politica ha dimostrato di non essere in grado di saper rimuovere gli ostacoli alla crescita con il risultato che abbiamo costi e sovrapposizioni che non hanno eguali al mondo. Vogliamo che si facciano con coraggio le cose che servono. Oggi c’è una scollatura totale tra gli interessi del Paese e la rappresentanza politica. Serve quindi – ha concluso – un’assunzione di responsabilità individuale per cambiare le regole“.