di Davide PASSONI
Chi ha detto che gli under 30 italiani sono dei bamboccioni? In giro ci sono talenti e cervelli che, con tante idee e tanta volontà, hanno creato e creano realtà imprenditoriali all’avanguardia che, a volte, sfondano anche all’estero. Guarda caso, quasi sempre realtà legate al web.
Uno di questi “ragazzi della porta accanto” è Alessandro Bruzzi, 24enne che dopo aver fondato e fatto maturare in Italia SosTariffe, ha deciso di intraprendere nuove strade verso altre avventure, sempre per ricercare innovazione e novità. A New York, finanziato da un fondo americano, segue il sito YooDeal.com, che sta trasformando nel primo personal shopper gratuito italiano.
Ora, in team con un altro giovane italiano, ha dato vita a Freesmee.com, sito che offre invio di sms e offerte promozionali personalizzate, attinenti al testo digitato nell’sms; una tecnologia complessa che si basa su un algoritmo di interpretazione semantica. E anche qui, si prevede l’ingresso entro pochi mesi di vari venture capital americani, che investiranno qualche milione di dollari.
Infoiva ha incontrato Bruzzi e si è fatto raccontare la storia di un ragazzo che, con tante idee e con la voglia di scommettere su se stesso, si sta creando una carriera strepitosa. Come vedete, basta poco per mettersi in proprio con successo.
Chi è Alessandro Bruzzi e perché ha scelto di essere un imprenditore?
Alessandro Bruzzi è un ragazzo di 24 anni che basa il suo lavoro sui principi di innovazione e creatività. La differenza tra creatività e pazzia è poca ma cerco sempre di vedere le cose in un modo nuovo, creando nuove soluzioni al servizio delle persone per semplificare e rendere migliori le cose che ogni giorno facciamo mentre lavoriamo, studiamo o ci divertiamo. Non si sceglie di essere imprenditori, credo si nasca e si cresca con una mentalità diversa: poi ci vuole solo il coraggio di rischiare e mettersi in gioco.
In che cosa consiste, in sintesi, il progetto YooDeal?
YooDeal è nato dall’esigenza di aiutare le persone a trovare sconti e offerte. Siamo in un periodo di profonda crisi, purtroppo, e sono nate diverse iniziative di acquisto collettivo che permettono di ottenere grandi riduzioni di prezzo a fronte di acquisti massivi. Un sistema semplice che è stato riproposto da numerose società ormai in Italia e nel resto del mondo. Da qui l’utilizzatore finale si ritrova ad avere un ampio bacino di offerte e promozioni, praticamente impossibile da consultare in tempi rapidi e in modo efficace. Ecco perché YooDeal è il personal shopper gratuito che consiglia gli sconti di cui realmente si ha bisogno, un po’ come Google ma solo per lo shopping in generale.
Prospettive e sviluppi di questo progetto?
Le prospettive di sviluppo di YooDeal sono enormi: le persone ogni giorno si trovano a dover effettuare acquisti (dal cibo, allo shopping personale e lavorativo), non solo in Italia ma in tutto il mondo. Siamo i primi ad aver concepito l’idea di YooRank, un algoritmo comportamentale in stile Google che, a seconda di chi tu sei, ti propone effettivamente le migliori informazioni di cui hai bisogno. A oggi siamo impegnati nello sviluppo di funzionalità per ricerca e semantica oltre all’ampliamento dei Paesi in cui siamo presenti.
Hai mai pensato a progetti imprenditoriali “classici”, ossia estranei al digital?
Non ho mai pensato all’imprenditoria classica perché sono un nativo digitale: ho avuto il mio primo computer a 6 anni, quando c’erano i Pentium I, e vedo la mia vita ormai in simbiosi con internet, consapevole del fatto che, cresciuto in questo modo, posso capire meglio e più velocemente i bisogni delle persone. E internet è uno strumento straordinario che ti permette di creare le cose rapidamente e renderle disponibili a tutti, insomma una vera e propria democrazia.
Il tuo caso dimostra che se si hanno delle buone idee e qualcuno disposto a finanziarle, fare impresa in Italia non è poi così frustrante. Un paio di consigli a chi ha queste idee, per farle funzionare e fruttare…
Le idee sono alla base, ma ancora prima di questo vengono le persone. E’ fondamentale investire su se stessi, studiare e conoscere sempre cose nuove. Credo che sopra ogni cosa, fare esperienze all’estero e con persone straniere aiuti tantissimo ad ampliare la propria mentalità. Fare impresa in Italia è difficile ma non impossibile: il mondo digitale aiuta a superare molte barriere e bisogna credere fino in fondo in ciò che si fa, senza mai però innamorarsi delle proprie idee ma valutarle con oggettività e razionalità. Il consiglio principale per chi vuole fare una propria impresa è di provarci, sempre. Iniziare a sviluppare un prototipo e metterlo al vaglio degli utilizzatori (user is the king): se il riscontro è positivo dall’Italia o dall’Estero arriveranno sicuro le risorse finanziarie per espandere e consolidare la propria impresa. Ricordiamoci però che la fortuna non esiste: posso dire di aver avuto fortuna perché l’ho cercata e l’ho trovata. Lavorare sodo, 14-16 ore al giorno con ritmi serrati e attorniandomi persone di grande qualità e competenza che rimangono alla base per far diventare le proprie idee grandi.
Che cosa vuole fare Alessandro Bruzzi… “da grande”?
Vuole fare il papà. Devo grande parte del mio successo a mia madre e mio padre e spero di dare la stessa impronta ai miei figli perché è fondamentale saper dare i giusti valori sin da piccoli. Per il lavoro farò sempre ciò che mi piace fare: mio padre mi ha insegnato che non esiste un lavoro migliore di un altro o più dignitoso. Dal muratore a Steve Jobs, basta metterci la stessa passione.